Istruzione
La storia di San Marco per bambini: ecco come raccontare la ricorrenza del 25 aprile
Come raccontare la storia di San Marco ai bambini? Ecco come parlare della vita del discepolo di Gesù ai più piccoli.
La storia di San Marco, in vista del 25 aprile, si può raccontare ai bambini come esempio di vita dedicata al bene delle anime. In questa giornata non si festeggia solo l’Anniversario della Liberazione d’Italia, ma si ricorda anche uno dei discepoli più amati da San Pietro.
La storia di San Marco per bambini
Il 25 aprile non è soltanto la Festa della Liberazione, ma anche il giorno in cui si ricorda San Marco Evangelista. In occasione di questa giornata speciale, si può raccontare ai bambini la storia del Santo Patrono della città di Venezia. Nacque a Cirene, in Libia orientale, da Maria, donna che mise la sua casa a disposizione di Gesù per l’ultima cena. Cugino di Barnaba, Marco seguì Gesù dopo la cattura e ne raccontò la vita, specialmente l’ultima settimana, nel Vangelo che porta il suo nome.
Marco divenne discepolo e fu il prediletto di San Pietro, tanto che fu uno dei suoi primi battezzati. Il simbolo del suo Vangelo è il leone. Un animale che non è stato scelto a caso: in quanto re della foresta, rappresenta alla perfezione la potenza di Gesù Cristo. Dopo l’ordinazione a vescovo, Marco venne mandato a predicare in Egitto.
San Marco: una vita dedicata al bene delle anime
Marco morì ad Alessandria d’Egitto, molto probabilmente nel ’68, secondo qualcuno per cause naturali, per altri come martire. Negli Atti di Marco si legge che il 24 aprile, il Santo venne trascinato dai pagani per le vie della città. Venne chiuso in carcere e il giorno seguente subì lo stesso trattamento. Dopo la morte, il suo corpo venne messo in salvo dai fedeli. Secondo una leggenda, due mercanti lo portarono a Venezia nell’828.
E’ importante ricordare la vita di San Marco e raccontarla anche ai bambini perché rappresenta un grande esempio di fede, di servizio per il bene delle anime. Il Santo è protettore degli allevatori, dei calzolai, dei farmacisti, degli interpreti, dei notai, degli ottici, dei pittori, dei segretari e dei vetrai.