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Stimolazione ovarica: cos’è la tecnica utilizzata dalle mogli di J-Ax e Pintus
La stimolazione ovarica è una tecnica che aumenta le possibilità di avere un figlio: ecco cos’è e come funziona.
La stimolazione ovarica è un processo applicato alle donne con il fine di aumentare la produzione di ovuli. Infatti, mentre alcune donne producono naturalmente diversi ovociti durante l’ovulazione, questo processo è necessario per tutte quelle che riscontrano difficoltà a rimanere incinte. Cerchiamo di capire in cosa consiste e quali sono i possibili rischi di questa tecnica.
Stimolazione ovarica: cos’è e come funziona
La stimolazione ovarica è una procedura medica eseguita per stimolare le ovaie in modo che possano essere fecondate mediante tecnologia di riproduzione assistita o concepimento naturale. Il citrato di clomifene è la forma più comunemente usata di stimolazione ovarica. Viene tipicamente somministrato tramite iniezione sottocutanea e agisce stimolando la produzione di ormone follicolo-stimolante (FSH).
La produzione di follicoli maturi permette una maggiore possibilità di ottenere una buona ovulazione e di conseguenza più possibilità di rimanere incinta. Prima di procedere con la stimolazione ovarica, la donna deve essere sottoposta a diversi esami medici. Tra questi ci sono: un’ecografia pelvica, misurazione della temperatura basale e e analisi del muco cervicale. È importante sapere che questa tecnica comporta anche alcuni svantaggi e dovrebbe essere discussa con il medico per determinare quale opzione è la migliore a seconda del caso specifico.
Pro e contro della stimolazione ovarica
Il vantaggio più ovvio della stimolazione ovarica è l’aumento delle possibilità di concepimento. Questa tecnica stata utilizzata con grande successo in vari trattamenti per la fertilità, basti pensare ai casi di J-Ax e di Pintus che hanno parlato della difficoltà di diventare genitori.
Sebbene la stimolazione ovarica sia una procedura sicura, ci sono alcuni potenziali rischi ed effetti collaterali. Gli effetti collaterali più comuni sono lievi, come gonfiore, nausea e affaticamento. Tuttavia, esiste il rischio di sindrome da iperstimolazione ovarica (OHSS) che si verifica se vengono prodotte troppe uova. Questo può portare a forti dolori addominali, vomito e mancanza di respiro.