Cronaca
Squid game non è adatta ai bambini: allerta nelle scuole di Belgio e Uk
“Non fate vedere Squid game ai bambini”: la richiesta delle scuole, in Belgio, a seguito dei tentativi di emulazione della serie da parte dei più piccoli.
“Squid Game” è la serie Netflix del momento: da settimane non si parla d’altro. Il suo grande successo, tuttavia, non è dovuto ai soli spettatori adulti. Anche i bambini la guardano e, a quanto pare, con conseguenze potenzialmente pericolose. Tanto che diverse sono state le segnalazioni da parte delle scuole sia in Belgio che in Uk sui casi di emulazione della serie sudcoreana. Serie che contiene violenza grafica, contenuti sessuali e temi per adulti che, come ben immaginate, non risultano adatti ad un pubblico giovane, giovanissimo, in questo caso.
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Squid Game, il successo della serie
Per chi non sapesse ancora di cosa si tratta, “Squid Game” è una delle serie di successo di Netflix degli ultimi tempi. La trama vede i concorrenti competere nei giochi dell’infanzia per ottenere un cospicuo premio in denaro. Lo spettacolo è diventato virale attraverso meme, TikTok e discussioni sui social media. Impossibile non esserne a conoscenza: ciò significa, quindi, che i bambini non fanno eccezione.
Potrebbe essere paragonato a “The Hunger Games”: nei fatti, è uno show in stile sopravvivenza nel quale i i concorrenti devono vincere la giornata per evitare di essere assassinati. Comporta un tuffo profondo nelle parti più oscure della psiche umana alla cui base c’è una competizione con conseguenze mortali per i perdenti.
Squid game, l’allarme delle scuole
Nelle scuole di Belgio, Australia e Uk, c’è un vero allarme Squid Game. Diverse sono state le segnalazioni presentate da alcuni istituti su casi di imitazione dei meccanismi della serie. Nello specifico, i bambini prendono a schiaffi e a frustate i coetanei che perdono al gioco “1, 2, 3, stella“, l’innocuo passatempo al quale tutti abbiamo giocato durante l’infanzia.
Se nella serie la pena è la morte, qui è comunque la violenza. Questo è successo, ad esempio, all’Erquelinnes Béguinage Hainaut, in Belgio. Da qui, la richiesta da parte di alcuni istituti scolastici rivolte ai genitori dei propri alunni di non far vedere la serie – peraltro vietata ai minori di 16 anni – ai propri figli.