Salute e benessere
Palatoschisi nel bambino: cause, sintomi e terapia della malattia
Cosa comporta la palatoschisi nel bambino? Vediamo le cause, i sintomi e il trattamento della malattia identificabile prima del parto.
Che cos’è la palatoschisi? Si tratta di una malattia che, in alcuni casi, è individuabile quando il bebè è ancora nel grembo materno. Vediamo quali sono le cause, i sintomi e , soprattutto, il trattamento, che consentirà al bambino di avere una vita assolutamente normale.
Palatoschisi nel bambino: cause e sintomi
La palatoschisi è una fessura o spaccatura del palato presente nel bambino ancor prima della nascita. Accade che, durante lo sviluppo dell’embrione all’interno del grembo materno, il tessuto che forma il palato non si unisca completamente, lasciando un’apertura, detta appunto schisi. Questa problematica può presentarsi da sola oppure in associazione al cosiddetto labbro leporino, ovvero una interruzione del labbro superiore. Entrambi sono considerati uno dei difetti più comuni del viso dei neonati.
Generalmente, la palatoschisi si forma intorno al secondo/terzo mese di gravidanza, quando i tessuti del volto del bebè non si formano correttamente. Secondo gli studiosi, le cause di questa malformazione sono dovute ad una combinazione di fattori genetici e ambientali. Ci sono, ovviamente, dei comportamenti/fattori di rischio: fumo o alcolici durante la gestazione, uso di farmaci nei primi 3 mesi di gravidanza, obesità della mamma, mancanza di acido folico nella gestante e diabete presente prima della gestazione.
La palatoschisi è immediatamente identificabile alla nascita, anche se in alcuni casi, specialmente se associata al labbro leporino, dovrebbe vedersi già dall’ecografia prenatale, che si fa intorno alla tredicesima settimana di gravidanza.
Il trattamento e la cura della palatoschisi
La palatoschisi non è una problematica meramente estetica, ma causa alcuni disagi fisiologici da tenere in considerazione. Il bebè ha difficoltà nel succhiare il latte (sia dal seno che dal biberon) o a mangiare e di udito (otiti o formazione di liquido all’interno dell’orecchio) e problemi ai denti oppure disturbi del linguaggio. Generalmente, questa malattia si risolve entro pochi mesi dalla nascita (tra il sesto e il dodicesimo), con uno o più interventi chirurgici. Il numero delle operazioni dipende in gran parte dalla gravità della situazione.