Intrattenimento
Poesie di Carnevale per la scuola primaria: le più belle da insegnare ai bambini
Quali sono le poesie di Carnevale perfette per la scuola primaria? Ecco tutte le più belle che i vostri bambini ameranno.
Quando si pensa al Carnevale viene in mente una festa coloratissima e divertente amata dai bambini di tutte le età. Proprio per questo motivo, sopratutto alle elementari, i più piccoli sono sempre contentissimi di scoprire e imparare alcune poesie dedicate a questa festa. Vediamo quindi insieme una raccolta delle più belle poesie di Carnevale per la scuola primaria, c’è solo l’imbarazza della scelta!
Da Gianni Rodari a Roberto Piumini, ecco alcuni testi semplici e brevi, molto divertenti, che i più piccoli possono imparare a memoria e recitare insieme ai compagni e alle maestre. In questo modo, i bambini, potranno ripeterle a casa e fare una sorpresa ai genitori.
Poesie di Carnevale per la scuola primaria, le più belle
Carnevale è una festa briosa e allegra ed è amata da grandi e piccini per la possibilità di travestirsi dai propri personaggi dei film o dei cartoni preferiti. Oltre a questo, però, ci sono anche tantissime poesie di Carnevale per bambini da imparare a memoria per divertirsi. Famosissima è “Il vestito dell’amicizia” che si diverte a immaginare le origini del vestito tutto colorato di Arlecchino:
Il vestito dell’amicizia
Arlecchino, poverino
non aveva vestitino.
Ogni bimbo gli ha portato
un pezzetto colorato
e la mamma gli ha cucito
un bellissimo vestito.
È di tanti bei colori
come tanti sono i cuori
che han donato la letizia
con un gesto d’amicizia.
Maschera
Cos’è quell’altra faccia
che metti a Carnevale,
con nasone e boccaccia,
o anche di animale?
Cos’è quell’altro viso,
che metti quando vuoi,
la Fata Fiordaliso
o l’Orco Sbranabuoi?
Cos’è quell’altro volto
che metti per giocare
ma se lo tieni molto
ti viene da sudare?
(Roberto Piumini)
Viva i coriandoli di Carnevale
Viva i coriandoli di Carnevale,
bombe di carta che non fan male!
Van per le strade in gaia compagnia
i guerrieri dell’allegria:
si sparano in faccia risate
scacciapensieri,
si fanno prigionieri
con le stelle filanti colorate.
Non servono infermieri
perchè i feriti guariscono
con una caramella.
Guida l’assalto, a passo di tarantella,
il generale in capo Pulcinella.
Cessata la battaglia, tutti a nanna.
Sul guanciale
spicca come una medaglia
un coriandolo di Carnevale.
(Gianni Rodari)
Poesie e filastrocche di Carnevale
Sempre firmata da Gianni Rodari è perfetta per tutti i bambini la filastrocca“Scherzi di Carnevale”:
Scherzi di Carnevale
Carnevale,
ogni scherzo vale.
Mi metterò una maschera
da Pulcinella
e dirò che ho inventato
la mozzarella.
Mi metterò una maschera
da Pantalone,
dirò che ogni mio sternuto
vale un milione.
Mi metterò una maschera
da pagliaccio,
per far credere a tutti
che il sole è di ghiaccio.
Mi metterò una maschera
da imperatore,
avrò un impero
per un paio d’ore:
per volere mio dovranno
levarsi la maschera
quelli che la portano
ogni giorno dell’anno…
E sarà il Carnevale
più divertente
veder la faccia vera
di tanta gente.
Carnevale
Carnevale balla e canta
fa sorrisi a tutti quanti:
scarpe vecchie e grossi guanti…
Tutti allieta, tutti incanta.
Va girando tutto il mondo
per donare l’allegria;
Carneval bello e giocondo
il dolor vuol cacciar via.
(G. Mazzeo)
Carnevale
Pulcinella, per strafare,
da un pittore macchiaiolo
un ritratto si fa fare.
Quello, forse, chi lo sa,
perché vuole dimostrare
la sua grande abilità,
dappertutto schizza e insozza
con i mille e più colori
di una vecchia tavolozza.
Pulcinella è disperato
perché il candido vestito
da ogni parte si è macchiato.
Poi ci pensa, fa un inchino:
“Che invenzione! Per quest’anno
mi travesto da Arlecchino”.
(M.H.Giraldo)
Il gioco dei sé
Se comandasse Arlecchino
sai come lo vuole?
A toppe di cento colori
cucite con un ruggito di sole.
Se Gianduia diventasse
ministro dello Stato
farebbe le case di zucchero
con le porte di cioccolato.
Se comandasse Pulcinella
la legge sarebbe questa:
a chi ha brutti pensieri
sia data una nuova testa.
(G.Rodari)