Mamma
Le più belle poesie per la Festa della mamma
Una raccolta delle più belle poesie per la Festa della mamma, brani perfetti da insegnare ai bambini di tutte le età
Le poesie per la Festa della mamma sono un rituale che si ripete ogni anno e che, ci fa sentire sempre piccoli, anche se adesso quelli piccoli sono i nostri figli. Le poesie più belle da dedicare alla mamma sono intramontabili e i ai bimbi, spesso, vengono quelle che abbiamo imparato noi da piccoli.
Dato che ci sono ancora quasi due settimane, c’è tutto il tempo per insegnare ai bambini delle poesie da recitare il giorno della Festa della mamma. Abbiamo raccolto le più belle, alternando quelle molto brevi, perfette per i piccolissimi, e quelle più lunghe che vanno bene per i bimbi più grandi.
Queste poesie sono tutte bellissime, alcune più semplici e altre più profonde, ma tutte sono perfette per fare una sorpresa alla mamma.
Per la mamma di Gianni Rodari
Filastrocca delle parole
si faccia avanti chi ne vuole.
Di parole ho la testa piena
con dentro “la luna” e “la balena”.
Ma le più belle che ho nel cuore
le sento battere: “mamma”, “amore”.
La mamma di Roberto Piumini
Due braccia che m’abbracciano,
due labbra che mi baciano,
due occhi che mi guardano,
e mani che accarezzano
e sento un buon odore
e sento un bel sapore:
la mamma è questo per me
e molto altro ancora:
la mamma è una dolcissima signora.
Mi ha fatto la mia mamma di Gianni Rodari
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che tu sei nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Persone male informate
O più bugiarde del diavolo
Dicono che sono nato
Sotto a una foglia di cavolo!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sei venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Altri maligni invece
Sostengono senza vergogna
Che sono venuto al mondo
A bordo di una cicogna!
Se mamma ti ha comperato
Come taluni pretendono
Dimmi: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Se mamma mi ha comperato
Come taluni pretendono
Diteci: dov’è il negozio
Dove i bambini si vendono?
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Ti ha fatto la tua mamma
E devi essere contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
Tali notizie sono
Prive di fondamento:
Mi ha fatto la mia mamma
E sono molto contento!
E sono molto contento!
Mamma, mammina di A. Staltari
Filastrocca della mamma
nel tuo cuor brilla una fiamma
grande come il sole in cielo
e l’amor di un bimbo sincero.
Mamma mammina
sei dolce
sei carina
quando abbracci il tuo piccino
e lo culli pian pianino
quando ascolti con pazienza
e di sorrisi non resti mai senza.
Mamma mammina con la pace e l’allegria sei la gioia più grande che ci sia!
Giro, giro tondo, auguri a tutte le mamme del mondo.
La mamma di Ada Negri
La mamma non è più giovane
e ha già molti capelli grigi:
ma la sua voce è squillante
di ragazzetta e tutto in lei è chiaro
ed energico: il passo, il movimento,
lo sguardo, la parola
Grazie Mamma di Judith Bond
Grazie mamma
perché mi hai dato
la tenerezza delle tue carezze,
il bacio della buona notte,
il tuo sorriso premuroso,
la dolce tua mano che mi dà sicurezza.
Hai asciugato in segreto le mie lacrime,
hai incoraggiato i miei passi,
hai corretto i miei errori,
hai protetto il mio cammino,
hai educato il mio spirito,
con saggezza e con amore
mi hai introdotto alla vita.
E mentre vegliavi con cura su di me
trovavi il tempo
per i mille lavori di casa.
Tu non hai mai pensato di chiedere un grazie.
Grazie mamma.
La madre di Victor Hugo
La madre è un angelo
che ci guarda che ci insegna ad amare!
Ella riscalda le nostre dita,
il nostro capo fra le sue ginocchia,
la nostra anima nel suo cuore:
ci dà il suo latte quando siamo piccini,
il suo pane quando siamo grandi
e la sua vita sempre.
Le Mani della Madre di Rainer Maria Rilke
Tu non sei più vicina a Dio
di noi; siamo lontani tutti. Ma tu hai stupende
benedette le mani.
Nascono chiare in te dal manto,
luminoso contorno:
io sono la rugiada, il giorno,
ma tu, tu sei la pianta.
La Madre di Giuseppe Ungaretti
E il cuore quando d’un ultimo battito
avrà fatto cadere il muro d’ombra
per condurmi, Madre, sino al Signore,
come una volta mi darai la mano.
in ginocchio, decisa,
Sarai una statua davanti all’eterno,
come già ti vedeva
quando eri ancora in vita.
Alzerai tremante le vecchie braccia,
come quando spirasti
dicendo: Mio Dio, eccomi.
E solo quando m’avrà perdonato,
ti verrà desiderio di guardarmi.
Ricorderai d’avermi atteso tanto,
e avrai negli occhi un rapido sospiro.
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