Salute e benessere
Influenza australiana, i bambini sono i più colpiti: cos’è e come curarla
L’influenza australiana avrà il picco di contagi sotto Natale: ecco come curarla e i sintomi a cui prestare attenzione.
Una malattia che sta preoccupando molto in questo periodo è la cosiddetta influenza australiana. Il numero di italiani che hanno sindromi influenzali è aumentato da 13 a 16 per 1000 nella seconda settimana di dicembre 2022. Tuttavia, se si guarda ai bambini sotto i cinque anni, i numeri sono tre volte più alti, con più di 50 casi per mille. È quindi importante capire come avviene il contagio, quali sono i sintomi e come trattarli, tenendo sempre a mente la salute dei propri figli.
Influenza australiana: cos’è e sintomi
L’influenza australiana, chiamata così perché arriva proprio da quel paese, è una malattia stagionale che si presenta con i sintomi molto simili al Covid-19. I sintomi principali della malattia sono: febbre, che può arrivare nei più piccoli ad essere anche molto alta, mal di testa, dolori muscolari e alle articolazioni, mancanza di appetito e sintomi respiratori come la tosse, congestione nasale e mal di gola. Nei casi più gravi si possono anche riscontrare vomito e diarrea. Il contagio avviene tramite via aree, sopratutto tramite goccioline di saliva che di disperdono nell’aria. I bambini sono quindi molto esposti quando sono a scuola.
Il bambino influenzato dovrebbe rimanere a casa fino alla completa guarigione, sia per garantire una guarigione ottimale, sia per evitare di diffondere la malattia ai suoi compagni di scuola.
Come curare l’influenza
In caso di influenza e febbre alta è sempre consigliabile consultare il proprio medico di base, che saprà dare i giusti consigli su come comportarsi in base ai sintomi e alla loro gravità. Solitamente l’influenza dura dai 5 ai 10 giorni e va via in modo naturale. Le regole che si possono seguire sono: riposare molto, bere frequentemente per recuperare i liquidi e per evitare la disidratazione, rimanere al caldo per contrastare i brividi e utilizzare degli spray nasali per liberare le vie aree. Oltre a questo sono utili le bevande calde, come tè e tisane, controllando sempre con particolare attenzione di scegliere i giusti alimenti in base all’età del bambino.
Molti genitori si chiedono se sia necessario dare l’antibiotico ai propri figli in caso di forte influenza. In linea generale, l’antibiotico non serve per curare l’influenza. Viene spesso utilizzato per trattare eventuali sovrainfezioni, pertanto viene somministrato solo occasionalmente e sempre e solo su suggerimento del medico. Durante la malattia possono essere dati paracetamolo e ibuprofene o spray nasali in caso di raffreddore, che possono essere utili per alleviare i sintomi del bambino.
Vaccino antinfluenzale
Il modo migliore per salvaguardare sé stessi e i propri figli contro l’influenza stagionale rimane sempre il vaccino antinfluenzale. Questo è raccomandato per tutti i soggetti dai 6 mesi d’età ed è un valido alleato per passare ogni anni le festività in totale tranquillità con tutta la famiglia.