Fiabe e Racconti
Il Pesce d’aprile spiegato ai bambini
Il Pesce d’aprile spiegato ai bambini? Niente di più semplice, se sapete da dove partire. Già, perché oltre che il significato della ricorrenza, dovreste studiare anche le origini di questa data che, in molti paesi occidentali, corrisponde all’occasione che ci “giustifica” a fare scherzi, divertenti e cattivelli, a chi ci circonda.
Come spiegare il Pesce d’Aprile ai bambini
Volete spiegare ai vostri bimbi cosa sia il Pesce d’Aprile in maniera semplice ma efficace? Allora fate un cenno alle origini ed al significato della ricorrenza prima di raccontare degli scherzi e delle burle che contraddistinguono tale data.
Le origini del Pesce d’aprile
Le teorie riguardanti le origini del Pesce d’aprile sono diverse. Secondo una di queste, il giorno deriverebbe dal cambiamento, in Europa, dal calendario giuliano al calendario gregoriano. Cambiamento che ha spostato l’inizio del nuovo anno da quello della primavera (inizialmente il 1 aprile) al 1 gennaio. Accadeva, così, che la gente festeggiasse il nuovo anno ancora ad aprile e, per questo, venisse prese in giro dagli altri. Secondo un’altra, la celebrazione di una cosiddetta “Giornata degli sciocchi”, ha origine nel Medioevo.
Cosa si celebra il Primo d’Aprile?
Il Pesce d’aprile corrisponde ad una giornata divertente nella quale possiamo fare battute, scherzi e prese in giro. Si celebra ogni anno il primo d’aprile. Non si tratta di una festa nazionale ma, nonostante non sia una festività religiosa, coinvolge numerosi paesi del mondo occidentale. Come l’Inghilterra, la Francia, gli Stati Uniti ed anche la Spagna dove, però, ricorre il 28 dicembre.
Cosa si fa in occasione del Pesce d’aprile?
Principalmente si fanno degli scherzi tra familiari e conoscenti anche se, spesso e volentieri, sono coinvolti i social ed i mass media. Gli scherzi possono essere di diverso tipo. Come ad esempio attaccare il disegno di un pesce sulle spalle di un compagno di scuola, o spostare le lancette dell’orologio facendo credere a mamma o papà che siano in ritardo. L’importante è che gli scherzi vengano fatti nel rispetto degli altri e che non siano pericolosi, non feriscano nessuno e che non danneggino gli oggetti o le proprietà altrui.