Scuola
Didattica a distanza, 6 studenti su 10 non riescono a rimanere concentrati
La didattica a distanza non aiuta gli studenti a mantenere la concentrazione. Ecco i consigli degli esperti per risolvere il problema.
La didattica a distanza ha aiutato i nostri ragazzi a non perdere lezioni scolastiche. Ma non è come essere in presenza in classe con i propri compagni, guardando negli occhi i propri insegnanti senza uno schermo a filtrare il rapporto tra i protagonisti. In situazioni di emergenza può funzionare, ma ha molti limiti. Numerosi studenti lamentano infatti difficoltà, come la mancanza di concentrazione che inevitabilmente ne consegue.
2 milioni di studenti in Italia hanno dovuto rinunciare alla didattica in presenza, anche in questa seconda ondata di pandemia. Secondo uno studio condotto da Barnes & Noble Education su 432 studenti americani, pubblicata da University Business, il 64% si è detto preoccupato della didattica online. In particolare i ragazzi hanno sollevato problematiche riguardanti la concentrazione e la motivazione, che scarseggerebbero nel lungo periodo.
Secondo un altro report di Cognia, organizzazione non governativa che rappresenta 36mila istituzioni e 5 milioni di educatori negli Stati Uniti, 8 studenti su 10 sostengono di avere più lavoro da fare. E il 61% è preoccupato di non essere in grado di superare il prossimo anno scolastico, mentre il 71% si sente solo e più di 4 genitori su 10 notano una mancanza di routine sana. Un approfondimento condotto sulle testate internazionali da Espresso Communication per Vitavigor, sottolinea quanto l’alimentazione potrebbe giocare un ruolo fondamentale anche per quello che riguarda la concentrazione dei nostri ragazzi durante le lezioni a distanza.
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Didattica a distanza e concentrazione, i consigli degli esperti
Federica Bigiogera, marketing manager di Vitavigor, sostiene che mantenere la concentrazione non è facile. Soprattutto se non si può uscire tra una lezione e l’altra. Per questo dovrebbero mangiare in modo sano, non facendo mancare alcun nutriente e ricordandosi di fare uno spuntino leggero tra una materia e l’altra.
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Bisognerebbe sensibilizzare i genitori, per seguire una corretta alimentazione. La dottoressa Valentina Schirò, biologa nutrizionista e specialista in Scienza dell’Alimentazione, dà ottimi consigli ad esempio sulla merenda, che non deve mai essere sottovalutata, in un regime alimentare sano, equilibrato e vario:
Il libero accesso al frigorifero durante il giorno è una tentazione enorme a combattere con il cibo la noia causata dall’assenza d’interazioni. Per questo motivo, specialmente in questo periodo, è cruciale educare bambini e adolescenti sull’importanza di avere una corretta nutrizione, che tenga conto non solo dei pasti principali, ossia colazione, pranzo e cena, ma che dia il giusto peso anche agli spuntini, fondamentali per darci energia e ricaricarci durante la giornata. Esempi di spuntini prelibati e facili da preparare possono essere una macedonia, pane con marmellata o pomodoro, frutta secca e grissini.
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