Famiglia
Cos’è lo sharenting e quali sono i suoi rischi
Cos’è lo sharenting e quali sono i suoi rischi per i bambini nel breve e nel lungo periodo: ecco cosa è bene sapere.
Sharenting: sai cos’è e quali sono i suoi rischi? La traduzione sta per molto più di condivisione: all’argomento è stato anche dedicato un libro. Anche se questa parola non ti dice niente, molto probabilmente lo stai già facendo. Ed allora, meglio mettere in chiaro quali sono i pericoli che ne possono derivare per i tuoi bambini.
Cos’è lo sharenting, traduzione
La genitorialità è un tema ineludibile sui social media. I genitori che pubblicano in rete le foto dei propri bambini non si contano. Non importa che si tratti di neonati appena venuti al mondo, di bimbi nel loro primo giorno di scuola o dei loro primi passi. Tutto questo fa capo allo sharenting, termine entrato di diritto all’interno del dizionario online Collins nel 2016. La sua traduzione? “La pubblicazione abituale – ed eccessiva, potremmo aggiungere – dei social media per condividere notizie, immagini, video dei figli da parte dei genitori”. Cosa significa tutto questo? Che i bambini, volenti o nolenti, hanno una loro identità digitale fin dalla tenera età. Il significato dalla parola sharenting è quindi, di fatto, legato al concetto della sovraesposizione dei bambini su Internet.
Sharenting, quali sono i rischi
La condivisione di materiale riguardante i bambini può metterli a rischio di furto di identità. Alcuni genitori – con leggerezza – inseriscono il nome completo del loro bambino sui social media, magari insieme a materiale di vario genere dal quale si può dedurre la scuola che frequenta o i luoghi che visita abitualmente. Per evitare che ciò che si è pubblicato in merito possa facilitare chi è male intenzionato nel trarre informazioni per scopi non di certo benevoli, è consigliabile rimuovere da tutti i propri social quanto di troppo personale si sia condiviso a riguardo.
Altro rischio, meno tangibile e riscontrabile nel lungo periodo, è la difficoltà, da parte dei piccoli, nello sviluppare il senso di sé. Ciò in quanto mamma e papà lo hanno già fatto per loro mettendo alla mercè di tutti i loro fatti più intimi online. I genitori sono i responsabili della privacy dei loro figli quindi, per quanto divertente possa essere condividere aneddoti carini sui bambini, potrebbe essere meglio evitare di farlo.
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