Istruzione
Come spiegare il peccato ai bambini: l’esempio dei genitori è sostanziale
Come spiegare il peccato ai bambini? Le parole non bastano se in casa non c’è il buon esempio da parte dei genitori.
Il peccato è un concetto strettamente collegato al perdono. Per spiegarlo ai bambini è necessario che in famiglia ci siano buoni esempi. In caso contrario le parole saranno portate via dal vento.
Come spiegare il peccato ai bambini?
Anche se non è semplicissimo farlo, è importante spiegare ai bambini cos’è il peccato. Partendo dalla storia della Salvezza, si può iniziare a parlarne prendendo spunto dalla disobbedienza di Adamo ed Eva. Sono stati loro, per primi, a non rispettare le regole di Dio. Per rendere più semplice il concetto di peccato, fate qualche esempio ai bimbi, riferendovi a quanto può accadere nella loro quotidianità.
Hanno mai preso in giro un compagno? Hanno disobbedito ai genitori? Il peccato è quel pensiero o gesto che può arrecare sofferenza a qualcuno. Che siano mamma, papà, i nonni o un amico: perché farli stare male con un comportamento sbagliato? Tutti commettono un errore, per cui è necessario spiegare loro che non si deve vivere nel terrore. E’ importante, però, non agire con la consapevolezza di sbagliare e, soprattutto, saper chiedere scusa.
Perdono: l’esempio dei genitori è fondamentale
Il peccato è strettamente collegato al perdono. E’ per questo che i bambini non devono vivere nel terrore di sbagliare. Allo stesso tempo, però, è fondamentale che imparino a riflettere prima di agire con estrema leggerezza e a chiedere scusa. Quando ci si comporta male è importante saper pronunciare la parola magica: scusa. Davanti ad un errore, anche i bimbi più piccoli devono abituarsi all’esame di coscienza. Ovviamente, l’esempio dei genitori è sostanziale, altrimenti ogni spiegazione è vana.