Salute e benessere
Come aiutare i bambini a fare l’aerosol senza annoiarsi
Far fare l’aerosol ai bambini è sempre difficile. Il trattamento non è complicato, neanche doloroso o fastidioso, i bimbi devono solo stare fermi e permettere al farmaco nebulizzato di raggiungere le vie aeree. Quando i bambini sono molto piccoli è difficile fargli fare questa terapia. Il dover stare fermi e con la bocca aperta per 20 – 30 minuti, in alcuni casi, per i bimbi è davvero ingestibile.
La casa farmaceutica Chiesi Italia ha creato un’app per intrattenere i bambini mentre fanno l’aerosol, si può usare sul tablet ed è stata ideata per i bimbi con età compresa tra i 2 e i 5 anni. Il supereroe protagonista si chiama Capitan Doctor e guiderà i più piccoli, ma anche gli adulti, alla scoperta delle terapie per le vie respiratorie. L’app è gratuita e vuole intrattenere i bambini, ma anche insegnargli cos’è l’aerosol, a cosa serve e come combatte i microrganismi che si annidano nella nostra gola, nel naso e nei polmoni.
Capitan Doctor, l’app per l’aerosol dei bambini
L’app Capitan Doctor si può scaricare su Apple Store e Google Play ed è a misura di bambini, si può usare dal tablet oppure si può giocare direttamente dal sito www.capitandoctor.it. Con un linguaggio semplice e tanti disegni colorati e divertenti, questa applicazione farà passare in fretta la mezz’oretta in cui si deve fare l’aerosol.
Le terapie con aerosol sono un po’ lunghe e certe volte i farmaci lasciano un brutto sapore in bocca. Nel frattempo però si può giocare con l’app o con il pc, guardare la televisione ad alto volume ma anche leggere un libro. Se il sapore in bocca è troppo brutto, quando i bimbi avranno finito potete dargli un po’ di succo di frutta.
Raffaello Innocenti, Direttore Generale di Chiesi Italia, ha dichiarato:
“Questo progetto ci rende particolarmente orgogliosi perché è frutto delle idee e del lavoro svolto dalle persone Chiesi che si stanno cimentando in un programma di open innovation, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione digitale e stimolare, grazie al talento creativo di aziende e start-up, lo sviluppo di soluzioni concrete in risposta ai bisogni dei pazienti”.