Crescita
Bambini prematuri e sviluppo: l’importanza di allenare le capacità motorie
Bambini prematuri e sviluppo cognitivo, un aiuto potrebbe arrivare anche dall’attività motoria: scopri in che modo secondo gli esperti
I bambini nati prematuri potrebbero andare incontro a diversi problemi di salute, sia dal punto di vista dello sviluppo fisico che dal punto di vista cognitivo. Uno studio condotto dai membri dell’Ospedale pediatrico universitario di Basilea rivela però che l’allenamento delle capacità motorie del bambino potrebbe migliorare anche le funzioni cognitive.
Per l’esattezza, gli autori dello studio hanno scoperto che i bambini nati prima della 32a settimana di gravidanza hanno un minor controllo degli impulsi rispetto a quelli nati dopo la 37a settimana di gravidanza.
Tutto ciò potrebbe causare dei problemi per quanto riguarda il rendimento scolastico. Potrebbe essere collegato anche a maggiori problemi comportamentali e – in età più adulta – persino a una maggiore tendenza a sviluppare dipendenze.
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Bambini prematuri e sviluppo cognitivo: il ruolo dell’attività motoria
Gli autori dello studio hanno però scoperto che i bambini prematuri che hanno capacità motorie molto sviluppate sarebbero uguali ai bambini nati a termine, per quanto riguarda il controllo degli impulsi. Per analizzare la questione, gli autori hanno confrontato un gruppo di 54 bambini molto prematuri (con un’età compresa fra 9 e 13 anni) con un gruppo di controllo composto da coetanei nati a termine.
Quindi, i ricercatori hanno valutato la capacità di controllo degli impulsi dei partecipanti attraverso un test. I bambini avrebbero dovuto premere un pulsante quando sentivano un determinato suono, mentre non avrebbero dovuto fare nulla quando sentivano un altro tipo di suono. Questo genere di test serve a valutare la capacità dei partecipanti di sopprimere l’impulso a muoversi.
Nel corso dell’esperimento, i bambini sono stati sottoposti a EEG (elettroencefalogramma) per valutare in che modo elaboravano lo stimolo. Ebbene, in generale gli autori hanno osservato che i bambini prematuri trovavano più difficile riuscire a sopprimere l’impulso di muoversi.
Il motivo di questa maggiore difficoltà è dovuto a un’alterazione dei processi di attenzione. Sorprendentemente però, gli esperti hanno scoperto che minore è il deficit nelle capacità motorie, minore sarà la difficoltà a controllare gli impulsi. Sulla base di questi risultati, ritengono quindi che una formazione mirata, volta a migliorare le capacità motorie dei bambini prematuri, potrebbe ridurre anche i loro limiti cognitivi.
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via | ScienceDaily
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