Istruzione
Bambini BES, chi sono e come riconoscerli: ecco i campanelli di allarme
Chi sono i bambini BES? Vediamo come riconoscerli e quali sono i campanelli di allarme che non dovremmo sottovalutare.
Da qualche anno a questa parte, trovarsi davanti a sigle come BES, DSA o DAA è all’ordine del giorno. Stiamo parlando del mondo scuola e di una classificazione che riguarda i bambini con Bisogni Educativi Speciali. Vediamo chi sono e come riconoscerli.
Bambini BES: chi sono?
I bambini BES sono coloro che hanno dei Bisogni Educativi Speciali. Questo significa che, nel corso del loro percorso di studi, avranno necessità di un’attenzione particolare da parte degli insegnanti e dei genitori. Riconosciuti dal mondo scuola dal 2012, con la direttiva ministeriale “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“, gli alunni che rientrano in questa ‘categoria’ hanno bisogno di una diagnosi ufficiale da parte di un medico. Soltanto in questo modo, infatti, i docenti possono riconoscere il ‘disturbo’ e attuare una didattica ad hoc.
I BES si dividono in quattro grandi aree:
- Disturbi evolutivi specifici: come i DSA (dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia) e l’ADHD, deficit di attenzione e iperattività. I bambini che rientrano in questa ‘categoria’ hanno un certificato del Servizio Sanitario Nazionale o da specialisti privati e un Piano Didattico Personalizzato, ma non hanno bisogno di un insegnante di sostegno;
- Disabilità motorie e disabilità cognitive: anche queste sono certificate dal Servizio Sanitario Nazionale. C’è bisogno di un insegnante di sostegno e di un Piano Educativo Individualizzato;
- Disturbi legati a fattori socio-economici, linguistici, culturali: bambini che non hanno conoscenza della lingua e della cultura italiana o con difficoltà di tipo comportamentale e relazionale. Non è necessario l’insegnante di sostegno, ma hanno diritto ad un Piano Didattico Personalizzato.
- Bambini con Disturbi Aspecifici dell’Apprendimento (DAA), come: capacità cognitive ridotte e patologie e sindromi diverse.
Come riconoscere i bambini con Bisogni Educativi Speciali?
In alcuni casi, come in presenza di autismo o sindrome di Down, i bambini BES sono facilmente identificabili. In altri, invece, si incontra qualche difficoltà. Generalmente, è il personale docente a segnalare alle famiglie che c’è qualche problema di apprendimento, richiedendo loro di sottoporre i bimbi ad una visita specialistica. Questo non deve assolutamente spaventare i genitori, anzi. In questo modo, infatti, ai bambini verrà assicurato un percorso didattico ad hoc, in grado di rispondere alle loro esigenze. In ogni modo, anche a casa mamma e papà possono fare caso ad alcuni atteggiamenti che possono essere confusi con la svogliatezza, quali:
- difficoltà di concentrazione anche nelle piccole attività di lettura;
- difficoltà a eseguire semplici esercizi di scrittura;
- ricordare con fatica le prime nozioni di matematica.
Questi, ovviamente, sono solo degli spunti. Soltanto un medico può stabilire se i bambini hanno bisogno di interventi educativi speciali o meno.