La risposta è ovviamente "no". Un genitore, come fa, sbaglia, dice sempre mia madre, ripetendolo con un po' di sadismo da quando sono mamma.
Non so se capita anche a voi, ma a volte guardo mia figlia che gioca col mio compagno e penso: cosa ha lui, più di me?
Devo ammetterlo: da quando sono diventata mamma mi sono quotidianamente chiesta come facessero le nostre madri e le nostre nonne a intrattenere i figli.
Molte di voi, come me, abiteranno lontano dalla famiglia e dalla città d'origine. Avere e crescere un bimbo, in una tale situazione, non è semplice.
Il cambiamento fu immediato, me ne resi conto appena mi riportarono nella stanza dalla sala operatoria e le infermiere entrarono per cambiarmi la flebo: avevo perso...
L'ostetrica del corso pre parto ci aveva avvisate il primo giorno: il parto è una faccenda sporca e poco romantica.
Quando un bambino inizia a gattonare è una cosa meravigliosa, ma alzi la mano chi non ha pensato almeno una volta: era meglio prima.
Tutti me lo dicevano, mentre ero incinta: "Ascolta tanta musica!". Va bene, la ascolto, ma cosa dovrei prediligere?
A casa nostra, tra i libri, spiccava un grosso volume rosso scuro. Doveva aver avuto una sovracopertina, un tempo.
La reazione di una futura mamma alla gravidanza, per quanto desiderata, è sempre qualcosa di molto personale.
Abitiamo a parecchie centinaia di chilometri dalle nostre famiglie e, durante le vacanze estive e invernali, ci trasferiamo armi, giochi e bagagli dai nostri genitori, che...
Ho letto e sentito spesso che la presenza di una seconda lingua nell'educazione dei bambini molto piccoli porterebbe solo confusione nello sviluppo delle facoltà comunicative del...
Quando è stato il momento di iniziare lo svezzamento di mia figlia, l'ho fatto in modo "tradizionale", vale a dire con le pappe vegetali: progressiva introduzione...
Io e il mio compagno abitiamo a diverse centinaia di chilometri dalle rispettive famiglie che, a loro volta, sono distanti 100 chilometri.
In qualsiasi gravidanza di una qualunque donna al mondo, c'è sempre una costante: i consigli che piovono per nove mesi sulla testa della futura mamma.
Se c'è una trappola nella quale sapevo sarei caduta, era quella di diventare una mamma monotematica.
Prima di rimanere incinta, andai a trovare due mie amiche che vivono all'estero, in Germania e in Inghilterra, e che avevano partorito da pochi mesi.
In pochi riescono a scamparsela: l'irritazione da pannolino con conseguente ansia sproporzionata da parte della mamma è sempre dietro l'angolo.
Quando ci venne l'idea di fare un figlio, io e il mio compagno iniziammo il training autogeno: prima di 18 anni non avremo più un attimo...
Dopo il parto, tornata a casa, tutto era pronto: pasticche e bottiglie di comune disinfettante, additivo per lavatrice per sterminare germi, salviette per sterilizzare tutto, biberon...
Quando al settimo mese preparai la borsa per l'ospedale, capii che avrei dovuto avere un'improbabile suite, per far entrare tutto nell'armadietto.