Scuola
Anno scolastico 2021/2022, ritorno a scuola: test salivari, Green Pass e altre regole
Come sarà il ritorno a scuola nell’anno scolastico 2021/2022? Ancora nulla di certo, visto che le questioni da risolvere sono tante. Si parla di controlli per il Green Pass, sia per docenti e personale sia per gli studenti più grandi, che possono accedere al vaccino, ma anche tamponi e test salivari gratuiti per chi non si è vaccinato, mascherine, igienizzanti, distanziamento. Tra consigli, raccomandazioni e obblighi, come potrebbero tornare in classe i nostri ragazzi a partire dal mese di settembre 2021?
L’anno scolastico nuovo ripartirà il primo settembre. E per fortuna in presenza. Il Ministero dell’Istruzione e i sindacati, però, dovranno fare chiarezza sulle regole. Il personale dovrà avere il Green Pass? L’obbligatorietà sembra accertata. Ricordiamo che per ottenerlo le strade sono 3:
- dopo la prima dose di vaccino (validità dal 15esimo giorno fino alla data della seconda dose
- dopo le due dosi di vaccino, a partire dal 14esimo giorno dopo la somministrazione, con validità 9 mesi
- attestata guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2, con validità 6 mesi
- test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2, con validità 48 ore
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I nodi da sciogliere sono ancora molti
- Controlli del Green Pass e privacy (i presidi devono sapere qual è la durata della certificazione verde e di conseguenza potrebbero accedere a dati sensibili)
- Tamponi gratis o no? Il ministero vorrebbe il rimborso solo per i soggetti fragili, mentre il ministero vorrebbe estendere la possibilità a tutti.
Il Green Pass, a quanto si apprende, dovrebbe diventare obbligatorio dall’1 settembre. Chi non è vaccinato o non ha un’esenzione valida, dovrà eseguire un tampone ogni 48 ore, pena la sospensione dall’incarico (i docenti rimarranno a casa senza stipendio). Rimarrà obbligatorio l’uso della mascherina chirurgica per tutti, dai 6 anni in su. E i dispositivi saranno distribuiti a scuola. Rimane i l distanziamento di un metro tra i banchi e di due metri tra banchi e cattedra è ancora richiesto e l’uso di termoscanner.
Si prevede il rispetto di una distanza interpersonale di almeno un metro (sia in posizione statica che dinamica) qualora logisticamente possibile e si mantiene anche nelle zone bianche la distanza di due metri tra i banchi e la cattedra del docente. Con riferimento ai servizi educativi dell’infanzia, non essendo sempre possibile garantire l’adozione di alcune misure di prevenzione (quali il distanziamento e l’uso di mascherine), è raccomandata una didattica a gruppi stabili.
Foto di Luisella Planeta Leoni da Pixabay