Salute e benessere
Cos’è la sindrome del bambino scosso
Cos’è la sindrome del bambino scosso, e cosa comporta per il bimbo, e gli adulti colpevoli dello scuotimento.
I genitori più superficiali (non necessariamente con scompensi psichici) possono esser presi dallo stress e dai nervi mal sopportando il pianto del piccolo in culla o nel lettino soprattutto nel corso della notte. E iniziare a scuotere il bambino per farlo smettere: il più delle volte non c’è la volontà di fare del male per cui l’adulto non si rende ben conto dei gravi danni che tale movimento può arrecare.
Ma questa cattiva abitudine è molto pericolosa e determina la sindrome del bambino scosso . Si tratta di una forma di abuso che può avere conseguenze neurologiche drammatiche e condurre, qualche volta, anche alla morte del bambino.
Per impedire questo comportamento da parte degli adulti è bene capire di cosa si tratta, e chiarirsi le idee.
Cos’è la sindrome del bambino scosso: si tratta della serie conseguenze successive allo scuotimento. Bisogna sapere che bambini fino all’anno d’età hanno le strutture cerebrali ancora fragili e vulnerabili, e uno scuotimento ripetuto può provocare lesioni cerebrali permanenti come deficit cognitivi e motori, problemi alla vista, e in qualche caso portare alla morte. I sintomi? Apnea, convulsioni e vomito.
Inoltre i bambini hanno dei diritti che vanno rispettati, e nel caso ci si trovi a scuotere il piccolo, è bene sapere che ci sono anche delle sanzioni penali nei confronti dei genitori o degli adulti.