Cronaca
Mamme da legare: Natale dai miei, Capodanno dai tuoi, ovvero “l’arte della diplomazia” dei neo-genitori
Io e il mio compagno abitiamo a diverse centinaia di chilometri dalle rispettive famiglie che, a loro volta, sono distanti 100 chilometri.
Il “problema” della feste di Natale ce lo siamo posti praticamente nel momento in cui abbiamo deciso di avere un figlio. La decisione del “come e quando” doveva essere necessariamente risolta con cartina dell’Italia e calendario alla mano, per garantire un’equa distribuzione a entrambe le coppie di nonni, impazienti di trascorrere le prime, vere feste con la nipotina.
Abbiamo deciso di affrontare eroicamente il trasloco di bagagli, lettino compreso, più volte: prima alcuni giorni (Natale incluso) dai miei suoceri, poi Capodanno e i giorni precedenti dai miei e, infine, qualche altro giorno dai suoceri prima del ritorno. Smontare il lettino da campo e portare giocattoli in giro per la Campania non è il massimo, ma è giusto regalare dei momenti con la bimba a tutti. Anche perché, e questa è la cosa più bella del Natale per noi “anziani”, col passare degli anni le vecchie tradizioni saranno soppiantate da nuove, che avranno al centro la bambina.
Tutto ciò ha comportato da parte nostra dei piccoli sacrifici, perché è ovvio che ognuno abbia voglia di stare il più possibile coi propri genitori. Ma a noi due ogni giorno viene data la possibilità di godere della compagnia della diavoletta, e la “condivisione” dovrebbe essere nello spirito del Natale. Così, abbiamo messo volentieri da parte le nostre esigenze per venire incontro alle famiglie.
Dividere i giorni tra i nonni, poi, dà un innegabile vantaggio: nessuno si renderà realmente conto di che demonietto prepotente sia mia figlia, e potremo far passare la sua incontenibile esuberanza per un fatto contingente: ha mangiato troppi zuccheri, ha dormito male, devono essere i dentini… Perché far sapere ai nonni che la nipote è una trottola ogni singolo giorno della sua esistenza? Lei è un angioletto! È proprio vero: come diciamo noi, il mondo è come te lo metti in testa…
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