Cronaca
Nelson Mandela è morto, il grande amico dei bambini di tutto il mondo
E’ arrivata nel corso della notte la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: Nelson Mandela è morto.
E’ arrivata nel corso della notte la notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: Nelson Mandela è morto. Dopo una lunga malattia, l’uomo che si è schierato contro l’apartheid e ha combattuto strenuamente per la parità di diritti di tutti gli individui, anche dei più indifesi come i bambini, ci ha lasciato.
I bambini africani, i bambini tutti, dovrebbero avere sempre di fronte a loro, come esempio, quest’uomo capace di resistere anni, incrollabile nell’affermare le sue idee per un nuovo Sud Africa, nonostante fosse stato violentato nel corpo e nello spirito, e tenuto in carcere per anni. Come può aver resistito fino a 95 anni? Per il grande cuore e la determinazione che trasparivano dal volto, nonostante il suo più recente aspetto lo avvicinasse più ad un nonno tenero capace di perdonare, piuttosto che ad un guerriero.
Helmut Kutin, Presidente Onorario di SOS Villaggi dei Bambini nel mondo ha commentato:
“La sua vita, la sua tenacia e la sua sofferenza per i numerosi anni di prigionia parlano molto più forte di mille parole. Non ha mai mostrato odio o vendetta per il suo lungo periodo di sofferenza, ma ha sempre promosso umanità, pace e accettazione”.
Il 25 maggio 1996, in occasione dell’inaugurazione ufficiale del Villaggio SOS di Città del Capo, Nelson Mandela era presente, insieme a Helmut Kutin, allora Presidente di SOS Villaggi dei Bambini nel mondo, e aveva detto:
“Vorrei dire a tutti i giovani qui oggi che io li amo molto. Voi siete il futuro del Sud Africa, la speranza del nostro paese arcobaleno. […] Molti di questi bambini sono stati derubati del loro diritto a una buona educazione, a un’adeguata assistenza sanitaria, a una vita familiare stabile e, talvolta, sono stati privati della loro infanzia. […]”
SOS Villaggi dei Bambini riflette proprio la visione e gli ideali del Sud Africa che Madiba stesso stava costruendo:
“La mia speranza è che all’interno di questa comunità venga stimolata la cultura della comprensione, dell’accettazione e dell’amore. Lasciate che SOS Villaggi dei Bambini sia un esempio di tolleranza e di riconciliazione in modo che noi adulti possiamo imparare da questi bambini”.
Nel 1982 è nato il primo Villaggio SOS a Ennerdale, 30 chilometri a sud di Johannesburg. Ma solo dopo il crollo dell’apartheid le attività di SOS Villaggi dei Bambini hanno trovato il sostegno anche a livello politico. Oggi SOS Villaggi dei Bambini presente in 132 Paesi del mondo, aiuta in Sud Africa circa 7.000 bambini. Gli 8 Villaggi SOS accolgono 841 bambini, mentre 6 case ospitano 226 giovani, 7 Asili si prendono cura di 525 bambini e 12 Centri di sviluppo sociale sostengono le famiglie e quasi 5.000 bambini.
L’ organizzazione internazionale SOS Villaggi dei bambini lavora da sessant’anni in questo senso: non resta che augurare che i responsabili possano continuare con la stessa determinazione che ha caratterizzato l’esistenza di Mandela. Per rendere omaggio all’eroe, ecco poche ma tenere parole tratte da un discorso tenuto dal premio Nobel per la Pace, che dicono tutto sulla grandezza del suo animo, e del grande amore che aveva nei confronti dei bambini. I piccoli, i più vulnerabili all’interno della società, i primi a soffrire durante le querre e gli sconvolgimenti che travolgono il mondo, sono la nostra unica speranza per risollevarci:
[…]Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.[…]