Gravidanza
Colesterolo alto in gravidanza: la dieta da seguire
Soffrire di ipercolesterolemia in gravidanza è abbastanza comune e se i valori non salgono troppo oltre la media non bisogna preoccuparsi. Vediamo la dieta giusta per abbassare il colesterolo in modo naturale
Durante la gravidanza, soprattutto a partire dal quarto mese, è fisiologico che il colesterolo totale sia più alto della media. Questo fenomeno del tutto transitorio, interessa tutte le donne in dolce attesa, anche quelle mamme che mai avevano sofferto, in precedenza, di ipercolesterolemia. Ci sono casi in cui il colesterolo totale in fase finale di gravidanza possa superare i 300 mg/Dl di sangue.
Le ragione di queste iperproduzione di colesterolo – un grasso che solo in parte desumiamo dall’alimentazione – sono legate allo sviluppo del feto. Infatti buona parte del colesterolo materno viene utilizzato dal bambino per la formazione delle membrane cellulari, ecco perché è normale che la futura mamma ne produca così tanto.
Ci sono, inoltre, anche ragioni ormonali dietro una ipercolesterolemia gravidica. Detto questo, è altresì vero che in una gestante con pregressi problemi di ipercolesterolemia e aumento di peso eccessivo, il livello del colesterolo totale, e soprattutto di quello cosiddetto “cattivo” LDL potrebbe davvero superare i valori di guardia danneggiando le arterie. Che fare? In ogni caso, dal momento che è sempre meglio evitare di assumere farmaci di qualunque tipo in gravidanza, l’unica cosa fattibile è cercare di riequilibrare i livelli di questo grasso nel sangue attraverso una dieta mirata.
La futura mamma deve certo alimentarsi bene e aumentare leggermente il proprio introito calorico rispetto al fabbisogno normale (circa 500 calorie in più al giorno), ma questo non impedisce di ottenere anche un abbassamento del colesterolo o un suo mantenimento entro limiti ragionevoli. Ecco qualche consiglio alimentare da seguire durante i nove mesi della gravidanza:
- Ridurre il consumo di cibi ricchi di grassi saturi di origine animale (come il burro e lo strutto) e di grassi vegetali trans e idrogenati
- Ridurre il consumo di carni rosse, carni lavorate – insaccati e salumi – e conservate e preferire carni bianche magre (2-3 volte alla settimana)
- Aumentare il consumo settimanale di pesci ricchi di acidi grassi omega3 (antiossidanti che contrastano il colesterolo) tra cui salmone, pesci azzurri e trote di fiume
- Mangiare semi oleosi e frutta secca in guscio per salutari breack spezza fame, fanno bene e hanno azione anti colesterolo
- Aumentare il consumo di frutta e verdura fresche e di stagione (5 porzioni al giorno): sono ricche di vitamine e minerali che mantengono pulite le arterie e contrastano l’assorbimento dei grassi a livello intestinale
- Ridurre il consumo di dolci, soprattutto gelati e creme al cucchiaio, ma anche dolci raffinati da forno soprattutto industriali, sono ricchi di grassi nocivi
- Ridurre il consumo di latte e formaggi, e tra i latticini preferire lo yogurt
In genere l’ipercolesterolemia gravidica si risolve spontaneamente dopo il parto, ma se dopo la nascita del bambino e durante l’allattamento il colesterolo dovesse rimanere troppo alto, meglio consultare il medico.
Foto| via Pinterest