Cronaca
La storia di Babbo Natale per bambini da raccontare alla vigilia di Natale
La storia di Babbo Natale per i bambini è un ottimo racconto che possiamo fare ai bambini prima di metterli a letto la sera della vigilia, quando tradizione vuole che Santa Claus faccia il giro del mondo per portare regali ai bimbi buoni.
Qual è la vera storia di Babbo Natale? Lo sapete da dove nasce la figura di Santa Claus? E quale storia possiamo raccontare ai bambini per parlare loro di Babbo Natale? Cominciamo con la storia da narrare ai più piccoli e poi continuiamo con una storia più adatta ai grandicelli, agli adulti, sulle origini della figura di oggi di Santa Claus.
Storia di Babbo Natale per i bambini
In una terra lontana da noi, al Circolo Polare Artico, nell’Europa Settentrionale, in Lapponia per la precisione, abita un simpatico vecchietto, che vive in una capanna nel bosco, in mezzo ad abeti e ruscelli. Natale, come tutti i nonni, aveva il suo orticello e particolari animali, le renne. Era sempre vestito di rosso, con una lunga barba bianca: era un uomo molto buono e aiutava tutti, ma per lui non era mai abbastanza.
Per questo un giorno decise di fare qualcosa in più e l’idea gli venne in sogno: un angioletto gli spiegò che nel mondo c’erano tanti bambini, alcuni molto poveri, che non potevano permettersi dei giocattoli. Natale chiese all’angioletto cosa poteva fare ed ecco l’idea. Partire su una slitta trainata da renne con un sacco pieno di doni da consegnare ad ogni bambino nella notte in cui in tutto il mondo si celebra la nascita di Gesù.
Gesù Bambino nominò così Natale come papà di ogni bambino e da qui il nome Babbo Natale. I primi giochi li realizzò lui con le sue mani, ma ben presto arrivarono gli elfi ad aiutarlo. Gesù Bambino fece in modo che la slitta e le renne potessero volare, così da riuscire a consegnare in tempo i doni nella notte di Natale, calandosi dal tetto nel camino e riempiendo le calze che i bambini appendono per tradizione o posizionando i doni sotto l’abete decorato.
Storia di Babbo Natale, com’è nata la sua figura?
Ed ecco la vera storia di Babbo Natale. Un tempo Santa Claus non esisteva, ma esisteva San Nicola, che era amato e venerato in tutta Europa, in particolare in Belgio e in Olanda. Il 6 dicembre portava i doni ai bambini buoni in groppa ad un asinello bianco o ad un cavallo bianco. Con lui c’era sempre lo gnomo Peter il Nero, che invece aveva il compito di punire i bambini particolarmente cattivi.
Quando degli emigranti olandesi si trasferirono in America, qui portarono il mito di San Nicola, che si chiamava nella loro lingua Sinter Klass: i coloni inglesi si innamorarono di questa ricorrenza, trasformando San Nicola in Santa Claus per l’assonanza del nome. In un primo tempo Santa Claus era vestito come un vescovo, con una mitra rossa in testa, una croce dorata e un pastorale, sempre a bordo del suo cavallo bianco. Lasciava doni dai comignoli delle case direttamente nelle scarpe dei bambini buoni.
L’aspetto moderno di Babbo Natale deriva dalla poesia La notte di Natale pubblicata il 23 dicembre del 1823 sul Sentinel della città di Troy nello stato di New York: qui Santa Claus viene descritto come un uomo un po’ tarchiato con otto renne chiamate Kasher, Dancer, Prancer, Vixen Comet, Cupid, Dander e Blitzen, mentre Rudolph si è aggiunta dopo in una canzone di Gene Autry.
E la Casa al Polo Nord e la lista dei bimbi buoni e cattivi da premiare o no con i giochi creati nella fabbrica con elfi e gnomi? Questa è opera dell’illustratore Thomas Nast.
Via | Miocarobabbonatale e lascatoladeisegreti