Gravidanza
L’alito cattivo può essere sintomo di una gravidanza?
Tra i sintomi più classici e noti della gravidanza c’è anche l’alitosi? E se sì, quale potrebbe esserne la causa? Scopriamolo insieme
Tra i sintomi e i disturbi che accompagnano la gravidanza può esserci anche l’alito cattivo? L’alitosi è, come sappiamo, un problema che può avere diverse cause, non sempre risolvibili.
La proliferazione dei batteri del cavo orale che provocano il cattivo odore può sicuramente essere conseguenza di una igiene orale non scrupolosa (con fermentazione e inacidimento di residui di cibo), di infezioni a carico delle mucose della bocca e delle gengive, di carie e di ascessi dentali.
Ma all’origine dell’alitosi ci possono essere anche cause che nulla hanno a che veder con la bocca. Ad esempio, questo disturbo così sgradevole e antisociale può essere determinato da problemi digestivi, da reflusso, da colite e infiammazioni intestinali. Ed ecco che arriviamo alla gravidanza. Spesso le donne in dolce attesa soffrono di disturbi della digestione, di acidità di stomaco e di reflusso gastroesofageo, con conseguenti rigurgiti acidi che spesso si verificano nelle ore notturne.
Per non parlare delle nausee gravidiche associate a ipersalivazione e vomito (spesso a digiuno, con emissione di bile). Ecco che questo stati di “imbarazzo” e di sofferenza gastrica, provocati dal peso del feto che spinge verso l’alto gli organi digestivi, può essere la causa di un alito che improvvisamente diventa sgradevole. Donne che non avevano mai sofferto di alitosi si ritrovano a dover combattere con questo problema proprio in gravidanza.
C’è poi da dire che a causa delle modifiche ormonali gli umori e gli odori del corpo cambiano, spesso diventando più intensi, o comunque diversi. Sempre a causa della gravidanza, inoltre, il sistema immunitario diventa un po’ più fragile (per permettere agli anticorpi di “accettare” il feto come corpo estraneo) e quindi la donna incinta è più soggetta a piccoli disturbi tra cui candidosi, coliti e cistiti.
La flora batterica intestinale si modifica, la digestione diventa laboriosa, in bocca o nelle mucose vaginali possono manifestarsi focolai di candida, e così anche l’alito della futura mamma potrebbe non essere più tanto limpido. Che fare? Mangiare leggero, masticare foglie di menta o di salvia, e aspettare che il bimbo sia nato!
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