Cronaca
Mamme da legare: Quando a dover essere legati sono i nonni
Mia figlia è la prima nipote per entrambe le coppie di nonni. Sapevo che ciò avrebbe portato un certo rimbambimento, ma non ne avevo capito la portata.
Vi ho già raccontato di come mia madre avesse parlato della sua nipotina in arrivo a tutti i passeggeri della tratta Salerno – Bologna, con tanto di “Auguri per la bambina!” urlatomi a telefono dal suo vicino di posto: “Grazie, mamma, ma chi è?” “Un signore gentile che mi ha aiutato coi bagagli. Gli stavo dicendo che stai per partorire”. L’ultimo istante di mia madre da genitrice e non da nonna è stato quello in cui la sottoscritta, portata fuori dalla sala operatoria, l’ha vista vagare alla mia ricerca. La bambina era col papà, e mamma si è ricordata (per l’ultima volta) di avere una figlia, sotto i ferri e magari non troppo pimpante. Assicuratasi che fossi viva, sono definitivamente sparita dalla sua mente. Mio padre, invece, aveva abbandonato ogni speranza di avere nipoti: non l’aveva mai detto apertamente, si limitava a sospirare dicendo di aver lavorato una vita per nulla (io e mia sorella ringraziavamo per la considerazione).
I genitori del mio compagno non sono da meno: sfondi del desktop austeri sono stati sostituiti da foto della bimba in varie pose, e hard disk sono stati invasi da giga di video tutti identici. Vivendo lontani dalle famiglie, paghiamo il dazio della foto giornaliera: la spediamo a uno di loro, che provvede a farla girare. Se la catena si interrompe, riceviamo una garbata telefonata che solo alla fine rivela il suo vero intento: “Ma le foto non ce le mandi più?”. Ora, mia figlia sarà carina, ma ha cinque mesi e fa cose da bimba di cinque mesi: non ho questa varietà di atteggiamenti da immortalare. E, così, ogni tanto faccio qualche foto di “scorta”, da spedire su richiesta.
Mi chiedo come facessero i nostri nonni, lontani come adesso lo sono i nostri genitori: una foto ogni tanto, da sviluppare e spedire per posta. I miei non ricevevano telefonate del tipo: “Senti, mamma dice che non le arrivano foto da un po’. Non ti chiama per non disturbare, ma… ti prego, mandagliene una”. Sì, perché questa bimba ha anche due zie, una materna e una paterna: gentili, pazienti, amorevoli e… passate in secondo piano, esattamente come me e il mio compagno.
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