Gravidanza
Il cerchiaggio in gravidanza, cos’è e quando viene applicato
Il cerchiaggio in gravidanza è una pratica ginecologica che bisogna utilizzare quando la cervice comincia a dilatarsi e la data presunta del parto è ancora lontana. E’ un sistema per evitare un possibile aborto o un parto prematuro.
Il cerchiaggio in gravidanza è una tecnica che viene usata in ginecologia quando il collo dell’utero comincia a dilatarsi, quando la cervice non riesce più a contenere il feto. Se la data presunta del parto è ancora molto lontana, per evitare aborto o un parto prematuro, si pratica il cerchiaggio.
Il cerchiaggio consiste in una benda che viene posizionata sul collo dell’utero, in maniera tale che rimanga chiuso. La fettuccia viene inserita in anestesia generale in un intervento che dura pochissimi minuti e verrà poi tolta al termine della gravidanza, senza dover essere nuovamente sedate.
Il cerchiaggio in gravidanza viene fatto per via vaginale, ma non mancano casi di interventi per via transaddominale o effettuati con la tecnica laparoscopica. Il cerchiaggio viene fatto a scopo preventivo quando il collo dell’utero non riesce più a contenere il feto, per evitare aborti o parti prematuri.
Il cerchiaggio viene fatto a scopo preventivo se la donna ha già avuto due aborti o dei parti prematuri in precedenza, dovuti proprio all’incontinenza cervicale (viene effettuato tra la tredicesima e la sedicesima settimana di gravidanza), mentre viene fatto a scopo terapeutico e d’urgenza quando compaiono i segnali di un possibile accorciamento del collo dell’utero.
Il cerchiaggio in gravidanza prevede un periodo di riposo di qualche giorno e una terapia antibiotica per una settimana, mentre si possono anche usare farmaci tocolitici per evitare le contrazioni. E’ indispensabile stare a casa dal lavoro.
Via | Dolceattesa