Crescita
Lo sviluppo motorio del bambino: ecco perché muoversi gli fa bene
Dai primi mesi di età il bambino si sviluppa dal punto di vista motorio. Ma dai due anni in poi è bene contribuire al suo sviluppo stimolandolo a fare movimento, utile a qualunque età.
I cambiamenti del nostro stile di vità ci ha reso tutti più sedentari. Di conseguenza anche i nostri bambini fanno meno movimento e rimangono spesso seduti alla scrivania a studiar o sul divano di fronte alla tv. Ma i piccoli hanno bisogno di fare movimento. Lo sviluppo per loro inizia dalla più tenera età: ad un mese il piccolo inizia a sollevare il collo, a sei mesi riesce a rimanere eretto prima aiutato e poi senza appoggio.
Tra i nove e i dieci mesi di vita il bambino è capace di passare senza problemi dalla posizione sdraiata a quella seduta e viceversa. Intorno agli undici mesi d’età è in grado di alzarsi, e successivamente di camminare e spostarsi appoggiandosi alle pareti. Con il passare dei giorni acquisirà sicurezza e lascerà facilmente appoggi e mano dei genitori. Dopo i due anni imparerà a saltare e intorno ai tre a salire le scale. Ma a questo punto, come contribuire alla crescita del piccolo dal punto di vista motorio?
Il corpo è stato fatto per fare movimento, per cui è bene portare il bimbo spesso a giocare all’aria aperta soprattutto dai due anni in poi quando inizia a camminare senza problemi. A quella età, vedendo i coetanei giocare sarà stimolato a fare altrettanto. Il gioco, l’attività al parco o in cortile, é una forma di ginnastica spontanea, libera da regole e schemi, per cui è divertente e allo stesso tempo utile alla salute. Quando il pargolo avrà quattro-cinque anni potrà seguire qualche attività sportiva. A questa età inizia ad essere importante fare sport per socializzare con gli altri bimbi, e perchè è il periodo in cui l’organismo inizia a crescere, in particolare dal punto di vista osseo.