Gravidanza
Contrazioni al settimo mese di gravidanza, ecco quando andare in ospedale
Contrazioni al settimo mese di gravidanza, parto imminente o falso allarme? Scopriamo quando davvero è il caso di andare in ospedale.
Il travaglio può -dal settimo mese in poi- cominciare da un momento all’altro, anche se nella maggior parte dei casi e senza condizioni particolari (gravidanze difficili, gemellari, incidenti, etc) e soprattutto alla prima gravidanza, normalmente comincia durante il nono mese e spesso anche dopo il termine. Ma se si avvertono contrazioni al settimo mese di gravidanza, vuol dire che il parto è imminente o è un falso allarme? Come distinguere le false contrazioni da quelle reali? Quando bisogna andare in ospedale?
Ci sono certi segnali da tenere presente, per non rischiare di partorire in auto di strada per la clinica, o ancora peggio mettere in pericolo la salute del bimbo o della futura mamma. Le contrazioni reali si differenziano dalle cosiddette contrazioni di Braxton-Hicks, anche chiamate popolarmente contrazioni false o preparatorie, per la regolarità, per il dolore, e per l’assenza di altri sintomi come il muco rosato o la rottura delle acque.
Le false contrazioni sono quindi irregolari a intervalli di 3 o 10 minuti, non si intensificano con il passare del tempo, e non sono così fastidiose ( e dolorose) come le contrazioni che normalmente anticipano il travaglio e il parto. Questa è la regola, poi ci sono anche le eccezioni.
Comunque in linea di massima se siete al settimo mese e avete notato delle perdite di sangue, o muco macchiato di sangue o di un brutto colore (verde o marrone), e avete dei forti dolori, andate al pronto soccorso per un controllo approfondito, è sempre meglio prevenire. Se invece le contrazioni non sono a intervalli regolari, non avete altri sintomi o dolori, non ci sono perdite anomale e vi sentite bene, potete stare tranquille, si tratta della prova generale, ma non sintomo di parto imminente.