Istruzione
Come funziona l’inserimento alla scuola materna spiegato passo dopo passo
La scuola è alle porte e i genitori dei bambini della materna si prepararno all’inserimento. Ma in cosa consiste?
L’inserimento dei bimbi alla scuola materna è una fase importante di crescita, importante per instaurare un buon rapporto con i coetanei e l’universo che li circonda non sia la casa. Deve essere fatto in maniera graduale con pazienza e sensibilità cercando di essere comprensivi e il più flessibile possibile con i piccoli che si ritrovano ad affrontare per la prima volta l’ambiente scolastico -a meno che abbiano già frequentato l’asilo nido-. Gli esperti ci aiutano, ma sono i genitori e i maestri ad avere il compito più arduo.
I bimbi che si accingono a varcare il portone della scuola materna hanno solitamente dai tre anni in su, ma c’è anche qualche bambino di due anni e mezzo.
Con la mia bimba ho già dato, ed ora mi accingo a compiere lo stesso percorso con il bimbo più piccolo. In base alla mia esperienza, è bene entrare in aula e cercare di socializzare con gli altri bimbi per coinvolgere il proprio in qualche gioco, dopo cinque minuti provare ad allontanarsi con una scusa al di là della porta. Solitamente la scuola permette ai genitori di rimanere in aula tra la mezz’ora e l’ ora e mezza per il primo giorno, ma nulla più nei giorni successivi quando i piccoli dovranno rimanere in aula solo con la maestra e i compagni. Bisogna lasciare il bimbo a scuola, ogni giorno un po’ di tempo in più. L’inserimento si conclude dopo dieci-quindici giorni.
Naturalmente ci saranno i pargoli che piangono vedendo allontanarsi la mamma, ma solitamente appena lontana, i bimbi si tranquillizzano socializzando con i compagni. evitate di portare mai con voi a casa il bambino, se lo vedete disperato o piangente, perchè nelle decisioni biogna essere dolci ma determinati, e non tornare sui propri passi. Bisogna permettere loro di vivere serenamente il distacco, non farsi sentire ansiosi o preoccupati perchè i figli ‘sentono’ il nostro minimo cambiamento d’umore.
Ad ogni modo se l’inserimento è andato a gonfie vele, preparatevi ad una crisi o ad un crollo nel corso dell’anno, come è successo a mia figlia a cui prese un attacco di panico con crisi di pianto nel momento di entrare in sala mensa, non preannunciato da alcun evento.