Gravidanza
Progesterone basso e ovulazione tardiva, le cure per restare incinta
Valori di progesterone basso possono complicare la ricerca di un bambino delle coppie che stanno tentando di averne uno. Il ciclo, infatti, potrebbe essere irregolare, l’ovulazione potrebbe risultare tardiva e i tentativi di concepimento più difficoltosi.
Rimanere incinta può non essere facile, perché ogni ciclo femminile è diverso. Il progesterone basso, in particolare, può ostacolare la nostra volontà di diventare mamme: si tratta di un ormone indispensabile per la feritilità femminile, dal momento che viene rilasciato dall’ovaio durante l’ovulazione. Il progesterone prepara l’utero ad un’eventuale gravidanza, rimanendo alto fino al momento del parto.
Quando nessun embrione si impianta nell’utero, allora i livelli di progesterone diventano automaticamente più bassi, per poi rialzarsi quando avviene l’ovulazione: il ciclo femminile ricomincia dall’inizio, le mestruazioni compaiono e le diverse fasi si susseguono nuovamente.
Quando il progesterone è basso è più difficile rimanere in dolce attesa: i valori diminuiti possono essere accompagnati da irregolarità mestruali, con perdite anche improvvise, da ritenzione idrica, da aumento di peso, da acne e da problemi alla pelle, dolore all’addome, al seno e alla testa. Altri sintomi sono affaticamente, secchezza oculare, dolori muscolari, gonfiori, aumento del colesterolo, costipazione, insonnia, ansia, attacchi di panico, assottigliamento dei capelli, vampate di calore.
Tramite le analisi del sangue possiamo capire se questi segnali indicano la presenza di bassi livelli di progesterone: se così fosse, il medico potrebbe proporvi farmaci a base di progesterone sintetico, che agiscono in breve tempo, ma hanno anche molti effetti collaterali.
Foto | da Flickr di shirley binn
Via | Benessereblog