Gravidanza
Le cause del liquido amniotico scarso e le cure più efficaci
Cosa vuol dire avere il liquido amniotico scarso in gravidanza? Cosa comporta e esistono cure o terapie da seguire? Scopriamolo.
La culla d’acqua che accompagna il bebè nei nove mesi dello sviluppo è il liquido amniotico, un liquido che protegge il piccolo, lo aiuta a sviluppare tutti gli organi vitali ed è di fondamentale importanza per la salute dell’embrione, poi del feto e poi del bambino. In alcuni casi la donna in gravidanza può soffrire di liquido amniotico scarso, una diagnosi che lascia sempre perplesse e preoccupate. Quali sono le cause di questa condizione, ed esistono terapie efficaci?
Il liquido amniotico è molto più vitale e importante di quello che normalmente si pensa. Non solo perchè avvolge e protegge il piccolo nel pancione da urti e pericoli, ma perchè ha una funzione essenziale nello sviluppo di polmoni e apparato digerente, tra i tanti organi necessari alla vita. Se il liquido amniotico è scarso si possono manifestare seri e rischiosi ritardi per la crescita corretta e lo sviluppo del bambino.
Una quantità di liquido inferiore alla norma, in gergo medico viene chiamato oligoidramnios, e può essere legato a diverse cause: la mamma assume pochi liquidi, la placenta non funziona bene, una patologia malformativa a carico dei reni del bambino o da un’ostruzione vescicale per cui il piccolo non riesce a producere urina, o ancora la rottura prematura delle membrane o del sacco amniotico.
Quali sono le terapie per curare il liquido amniotico scarso? Variano da caso a caso secondo la diagnosi del medico che può decidere se intervenire con un parto anticipato o tramite una amnioinfusione il ginecologo potrà esaminare con più precisione il problema e cercare di intervenire nel migliore dei modi.
Via | Dolce Attesa