Crescita
Otite nei bambini piccoli, come si previene nel primo anno di vita
Come riconoscere l’otite nei piccoli appena nati? Cosa fare se abbiamo il sospetto che il bebè stia soffrendo di dolore alle orecchie?
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Il neonato ha male all’orecchio? Può succedere, anzi in alcuni bambini succede spesso. Non è facile per un genitore capirlo, soprattutto le prime volte. Il piccolo non sa parlare e non sa darci quali siano i suoi disturbi. Il mal di orecchie rende i bimbi irrequieti e nervosi, possono non aver desiderio di poppare e fanno fatica ad addormentarsi.
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Le cause dell’otite nel bebè sono di varia natura, può semplicemente aver preso un colpo di freddo, in questa fascia d’età così delicata. Se avete il sospetto di otite, rivolgetevi al pediatra che saprà così consigliarvi sulle cure più efficaci. E magari vi potrà tranquillizzare. Il piccolo non ha nulla, è solo un po’ irrequieto. Tasnee Chonmaitree, la coordinatrice di un’indagine su questo tema pubblicata su Pediatrics, consiglia:
Un allattamento prolungato riduce molto il pericolo di raffreddori e di conseguenza delle otiti, che di fatto sono spesso una complicanza del raffreddore.
Rispetto agli anni 80 sono molto diminuiti i casi di otiti tra i piccoli e gli esperti sono convinti che sia merito dell’incremento delle vaccinazioni antinfluenzali e contro lo pneumococco, ma pure dalla riduzione del tasso di fumatori rispetto al passato.
È stato inoltre inventato un nuovo otoscopio digitale che connesso a uno smartphone, fa una foto al timpano e il software annesso la confronta con le immagini di un archivio, inserendola poi automaticamente in un delle cinque categorie diagnostiche predefinite.