Cronaca
Per l’allattamento notturno ecco la tecnica migliore e quando smettere
L’allattamento notturno è una fase delicata, che potrebbe causare problemi all’idilliaco rapporto tra mamma e bebé: ecco i consigli degli esperti su quando smettere e su come smettere, nel pieno interesse del neonato ma anche della sua mamma.
Tante mamme devono fare i conti con i risvegli dei loro bambini di notte. Se l’allattamento notturno è generalmente più tollerato nei primi tempi, quando ci svegliamo ogni volta che chiama per poterlo allattare al seno a richiesta, man mano che i mesi passano e che le risorse di mamma finiscono in termini di resistenza al sonno, è spontaneo chiedersi fino a quando è giusto allattare al seno di notte?
I risvegli dei bambini di notte sono del tutto naturali: se dormono in camera con noi è più facile gestirli, perché li abbiamo “a portata di mano” e quindi è facile addormentarsi di nuovo con facilità e serenità quando hanno finito di prendere il latte di notte. Diversa la situazione se dormono già nella loro stanzetta: ma basterà mettere una poltrona comoda accanto al loro lettino per poter evitare di spezzare completamente il sonno della mamma.
L’allattamento notturno si interrompe quando è il bambino a deciderlo: dobbiamo rispettare i suoi tempi ricordandoci che ogni neonato è diverso da un altro. A volte, invece, potrebbe essere un’esigenza della mamma che, dovendo tornare al lavoro, non può più permettersi di non dormire la notte. Quando ormai il piccolo è svezzato e prende il vostro latte di meno, provate altri metodi per addormentarlo, così quando si sveglierà non cercherà il seno della mamma per potersi rimettere a dormire.
Potete anche provare a tirare il vostro latte, mettendolo in un bibero e chiedendo al papà di allattarlo quando di notte si sveglia. In molti casi può essere utile per portare il piccolo ad una più completa autonomia. Si sveglierà ancora, non sperate che smetta, ma imparerà ad addormentarsi con maggiore semplicità.
Foto | da Flickr di wiredfornoise
Via | AllattamentoIBCLC