Cronaca
Maestre picchiano e insultano studente disabile per umiliarlo
Non si contano i più i casi di violenza fisica e psicologica nelle scuole. Questa volta la vittima è un ragazzino disabile di 15 anni, insultato, picchiato e umiliato da due maestre. Le due insegnanti sono in stato di fermo.
Asili lager, maestre violente e adolescenti disabili insultati e picchiati dai propri professori. Purtroppo, questo è un bruttissimo ritratto della scuola italiana, che per anni è stata il fiore all’occhiello del nostro Paese, ma sono sempre più numerosi i fatti di cronaca che raccontano storie tremende. Il protagonista di oggi è Michele, un ragazzo di 15 anni che soffre di autismo. Secondo le prime indagini, per almeno sei mesi è stato picchiato, insultato e umiliato dall’insegnante di sostegno e dall’assistente sociale.
I carabinieri hanno arrestato le due donne, rispettivamente di 59 e 55 anni, dopo aver installato delle telecamere nascoste nella stanza in cui Michele faceva lezione assistito dalla professoressa e dall’assistente. Il Grande Fratello non ha perso un minuto, registrando delle scene davvero tremende. Ma cosa succedeva in quella classe? Michele non si è mai lamentato, ma è stato torturato. La maestra lo strattonava tirandolo per i capelli e per le orecchie, lo costringe a stare in piedi e poi a inginocchiarsi, lo prendono a calci e a pugni.
Non bastano le punizioni corporali, le signore – anche se è davvero difficili definirle così – ho hanno insultato più volte in dialetto «È proprio un toso che te istega» («È un ragazzo che ti istiga»), è «un luamaro» (che dovrebbe significare letamaio), «un asino». Non contente hanno utilizzato frasi come «Ti spacco la testa, porcone animale… Ti spacco il naso!», «Hai finito animale! Sei un animale! Puttana di un porco!» e via così.
Le telecamere sono rimaste in funzione 4 giorni e poi sono intervenuti i Carabinieri: Michele al momento dell’arresto era stato colpito con un paio di forbici alla testa e al collo, si trova immerso nei suoi escrementi e totalmente sconvolto. Sono passati due mesi, il ragazzo non è tornato a scuola e le due donne sono agli arresti domiciliari e hanno pagato una multa da 10 mila euro l’uno.
Via | Corriere del Veneto