Salute e benessere
A cosa servono le cellule staminali embrionali e come si usano in Italia
Sulle cellule staminali in questo periodo c’è un bel po’ di confusione. Cerchiamo di scoprire con un linguaggio semplice e accessibile a tutti cosa sono e come vengono impiegate nel nostro Paese.
In questi giorni, e ancora di più dopo la morte della piccola Sofia, sulle cellule staminali c’è una grande confusione. Prima di tutto c’è da sottolineare la differenza tra le staminali adulte isolate in laboratorio e usate per le cure compassionevoli (metodo Stamina di Vannoni) e le cellule staminali embrionali. E ancora, c’è da marcare la differenza tra le cellule staminali embrionali e quelle estratte dal cordone ombelicale. Quest’ultime vengono conservate dopo il parto su richiesta dei genitori o donate e preservate in una banca di cellule staminali autorizzata dallo Stato, se donate vengono destinate a curare altre persone. Le cellule del cordone ombelicale vengono prelevate senza alcun danno al neonato. Ma le cellule staminali embrionali?
Attenzione, le cellule staminali embrionali sono ottenute, tramite coltura, solo attraverso il prelievo da embrioni non ancora cresciuti oltre le 150 cellule. Cosa vuol dire? Vuol dire -in poche parole- che le cellule staminali embrionali vengono prelevate da embrioni vivi che verranno poi distrutti. Chiaramente quello che chiamiamo – o meglio che gli scienziati e i medici chiamano embrione- è una futura vita. Sono chiare e giustificate allora tutte le polemiche su questo tipo di prassi, che viola l’etica e la morale della vita stessa. Per questo tante voci si sono alzate per vietare questa via di ricerca delle staminali, e per questo ora la ricerca scientifica si sta sviluppando in un’altra direzione, quella delle cellule staminali adulte o del cordone ombelicale.
Non è così infatti per la cellula staminale del cordone ombelicale, che viene prelevata senza in alcun modo causare lesioni al bambino.
Ma perchè tutti vogliono investigare questo tipo di cellule, cosa fanno?
Le cellule staminali sia embrionali che prelevate dal cordone ombelicale sono cellule indifferenziate in grado di trasformarsi. Cosa significa? Pensate ad una cellula madre che ancora non è definita e può mutare in qualsiasi altra cellula, e quindi può andare a sostituire le cellule malate o danneggiate di qualsiasi organo o quasi, è ben comprensibile l’interesse della scienza e della medicina verso questo tipo di indagine. Le cellule del cordone ombelicale vengono già attualmente impiegate per curare svariate malattie, per quello sono così preziose. Possono essere conservate per anni e anni nelle banche autorizzate, una di essa e una delle prime è la Swiss Stem Cells Bank.
Ma allora che differenza c’è tra le cellule staminali embrionali e le cellule staminali del Metodo Stamina?
Senza metterci in terreni troppo tecnici ( e spesso incomprensibili a noi comuni mortali), dato che neanche gli scienziati più esperti hanno ancora capito il meccanismo e le complicanze possibili dell’impiego medico delle cellule staminali, diciamo solo che le cellule staminali usate nel Metodo Stamina per le cure compassionevoli ai bambini, sono cellule staminali mesenchimali ovvero cellule staminali adulte, solitamente prelevate dal midollo osseo e poi preservate in laboratorio (potete leggere tutta la spiegazione scientifica qui). Qual è la possibile complicanza che la comunità scientifica dice di temere? Si ha paura che queste cellule staminali possano andare fuori controllo e alimentare un cancro, tra le possibili complicanze. Le ricerche sono tuttavia ancora più che in corso, e la comunità scientifica internazionale non è unita nel verdetto sulle cellule staminali di questo tipo.
Via | Swiss Stem Cells Bank, Ospedale San Michele, Il Fatto Quotidiano