Gravidanza
Cos’è la translucenza nucale e quando si fa
Cos’è la traslucenza nucale? In cosa consiste questo esame e quando si deve fare?
Cos’è la traslucenza nucale? Quando si deve fare? Probabilmente ne avrete già sentito parlare se siete nelle prime settimane di gravidanza. La traslucenza nucale altro non è che un’ecografia specialistica, eseguita da un professionista, che la futura mamma deve fare tra la dodicesima e la quattordicesima settimana di gravidanza. Questo esame -non invasivo e indolore- permette di stabilire un quadro di probabilità (non certezze) sulle possibili anomalie genetiche del bambino nel pancione.
Un’ecografia quindi che viene effettuata proprio per individuare anomalie o malattie cromosomiche, come per esempio la Sindrome di Down o Trisomia 21, e che solitamente viene affiancata ad un esame del sangue mirato ad individuare la presenza degli ormoni PAPP-A e free-Beta HCG. Il risultato della traslucenza nucale è tuttavia da prendere con le pinze (5% di falsi positivi) perchè denota appunto un’eventualità statistica più elevata e non una diagnosi definitiva e certa.
In cosa consiste l’esame? La translucenza nucale misura lo spessore massimo dello spazio tra la cute e i tessuti molli dietro la nuca e ultimamente durante l’ecografia si cerca di individuare anche la misura delle ossa nasali del piccolo. Il liquido simil-linfatico si forma nel piccolo a partire dall’undicesima settimana di gestazione, se questo liquido occupa uno spessore maggiore di 3 millimetri, i ginecologi consigliano esami più specifici e con un bassissimo margine di errore, come la villocentesi o l’amniocentesi.
Via | Periodo Fertile