Gravidanza
Il Plasil in gravidanza: le controindicazioni e gli effetti collaterali
Il Plasil in gravidanza potrebbe dare sollievo in caso di nausea e vomito, due disturbi molto comuni nelle donne in stato interessante. Leggiamo sul bugiardino se è un farmaco consigliato durante i nove mesi di gestazione.
Il Plasil in gravidanza può essere usato oppure no? Si tratta di un farmaco che solitamente viene usato in caso di disturbi dell’apparato gastrico, ideale per chi soffre, ad esempio, di nausea e vomito, disturbi tipici della gravidanza. Venduto in diversi formati (compresse, sciroppo, gocce orali e soluzione iniettabile per uso intramuscolare o endovenoso) contiene al suo interno il monocloridrato monoidrato.
Sul foglietto illustrativo leggiamo, ad esempio, che il Plasil non deve essere usato in persone con meno di 16 anni, in caso di ipersensibilità al principio attivo e agli eccipienti del farmaco. Inoltre non va dato a chi soffre di malattie come glaucoma, feocromocitoma, malattia epilettica, morbo di Parkinson. E’ controindicato in persone che usano anticolinergici o che soffrono di emorragia gastrointestinale, perforazione od ostruzione meccanica.
Nella parte dedicata alla gravidanza e allattamento del Plasil del bugiardino del farmaco leggiamo che non andrebbe usato nel primo trimestre di gravidanza e durante l’allattamento al seno: il principio attivo potrebbe arrivare al feto e causare danni nei mesi più delicati di tutta la gravidanza. Negli altri mesi, invece, si può usare, ma come tutti i farmaci in gravidanza va usato solo se necessario e su indicazione e sotto stretto controllo del proprio medico curante.
Via | Benessereblog
Foto | da Flickr di colure_caulfield