Cronaca
Integratori di acido folico in gravidanza: quando assumerli e perché
L’acido folico è una sostanza indispensabile in gravidanza: se l’alimentazione non porta un quantitativo adeguato, la donna che intende avere un bambino o che si trova già in stato interessante deve assumere degli integratori.
L’acido folico in gravidanza è assolutamente indispensabile per la perfetta crescita del bambino che portiamo in grembo: carenze di acido folico o vitamina B9, infatti, sono state collegate a disturbi legati alla perfetta formazione del piccolo, per questo motivo è molto importante non solo assumere l’acido folico con l’alimentazione, ma anche integrarlo se si vuole avere un bambino o se si è già in dolce attesa.
L’acido folico si trova nelle verdure a foglia verde, nei legumi, nel fegato, in alcuni tipi di frutta, nel lievito, nel latte e anche nei cereali. Gli alimenti con acido folico andrebbero consumati crudi e freschi: se normalmente il fabbisogno quotidiano è pari a 0,2 mg, in gravidanza questo aumenta a 0,4 mg, quindi è bene assumere anche degli integratori.
Bassi livelli di acido folico nel sangue delle donne in dolce attesa, infatti, sono stati collegati alla presenza di difetti del tubo neurale nel figlio. Per questo motivo, per evitare malformazioni del sistema nervoso centrale dell’embrione che si sta sviluppando nel nostro organismo, si consiglia un’integrazione di acido folico quando si decide di avere un bambino, continuando poi per tutta la durata della gestazione.
L’assunzione di integratori di acido folico andrebbe fatta da un meses prima del concepimento, per questo non appena decidete di voler avere un figlio è bene iniziare un’integraione, che dovrà continuare almeno fino ai tre mesi di gestazione. Gli integratori contengono già la dose raccomandata giornaliera di 0,4 milligrammi, magari in associazione anche ad altre vitamine utili in questo delicato periodo. Sono disponibili in commercio anche dei medicinali come il Fertifox e il Foledix.
Foto | da Flickr di trusca
Via | Saninforma