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Viaggiare con i bambini, i consigli di una giovane tata per vacanze serene

A ridosso delle vacanze estive, moltissimi genitori si staranno chiedendo come organizzare al meglio le vacanze con i nostri bambini. Abbiamo intervistato per voi una giovane tata, che ci dà utili consigli per viaggiare serenamente con i nostri cuccioli.

Con i bambini si può viaggiare? E’ la domanda che si fanno moltissimi futuri o neo genitori, che si pongono dubbi su come organizzare le vacanze con i più piccoli. Ovviamente è chiaro che con i bambini si possa viaggiare: loro sicuramente apprezzeranno vedere nuovi luoghi e sarà un modo per poter ampliare le loro conoscenze, trascorrendo finalmente un po’ di tempo solo con mamma e papà e con eventuali fratellini.

Prima di organizzare un viaggio con i bambini è bene tenere conto delle loro esigenze, della loro età e preparare al meglio le valigie, in maniera tale che abbiate con voi tutto l’occorente, in particolare medicinali o accessori indispensabili per la loro cura. Anche la meta deve essere scelta con cura, per assicurare a tutti i componenti della famiglia di potersi divertire ed eventualmente rilassarsi.

Ma come fare per organizzare al meglio le vacanze con i bambini e come comportarsi in viaggio? Noi di Bebèblog abbiamo voluto intervistare una giovane tata, che da qualche tempo si occupa di bambini anche molto piccoli: a lei abbiamo chiesto sia come organizzare il viaggio, con la modalità e le mete da prediligere, sia alcuni piccoli consigli per vivere serenamente le giornate di vacanza con i bambini, senza impazzire e stressarsi troppo. Non è poi così difficile!

Ecco la nostra intervista a tata Gaia, una giovane tata della provincia di Torino: conosciamola meglio.

Mi chiamo Gaia Columbro, (ma puoi chiamarmi Tata Gaia), studio Scienze dell’Educazione presso l’Università degli Studi di Torino e nel tempo libero mi diletto a fare la tata di una bellissima bimba di 20 mesi di nome Siria. Ho iniziato a fare la tata non per scelta ma per caso: circa un anno fa una mia amica mi ha chiamata per chiedermi se potevo sostituirla due volte la settimana per dare un’occhiata ad una coppia di due fratellini che fino a quel giorno aveva seguito lei. Era la mia prima esperienza in assoluto, ma, come ogni 20enne, cercavo un lavoretto per pagarmi le vacanze e ho deciso di cogliere la palla al balzo. Questo è stato motivo di arricchimento dal punto di vista professionale, ma soprattutto personale. Sono rimasta colpita in maniera talmente positiva da questa esperienza, che ho deciso di farmi conoscere, e quale miglior mezzo in questo momento di una pagina facebook? Ma creandola mi sono resta conto che non cercavo una pubblicità. Con questa, volevo continuare il mio lavoro anche da casa, raggiungendo indirettamente molte più famiglie.
Fortunatamente in questo modo mi è stata offerta una possibilità lavorativa da una famiglia Orbassanese, il chè mi permette di conciliare lo studio a questa mia passione.

Quali sono i consigli che daresti ai genitori in procinto di prenotare le vacanze estive con i bimbi?

Il primo consiglio che mi sento di dare ai genitori è di fermarsi un secondo prima di mettersi alla ricerca della vacanza “perfetta” e di pensare se quello che hanno in mente rispecchia l’esigenza dell’adulto e/o del bambino. La domanda che ogni genitore si dovrebbe porre è : “vado in vacanza CON mio figlio, o PER mio figlio?”. Andare in vacanza PER lui, può significare il dover fare dei sacrifici e rinunciare, per esempio, alle vacanze-all inclusive a sharm per una settimana in montagna per la sua asma. Certo non sarà magari una vacanza rilassante, ma non per questo il divertimento deve essere messo in secondo piano! Ecco, credo sia questa la parola che debba guidare la scelta delle vostre vacanze: divertimento. Quindi unite esigenze dei bimbi alle vostre passioni, per esempio gite in bici, visite guidate nei paesi limitrofi o escursioni in barca, ricordandovi di tenere ben presente l’età dei pargoli, che forse non si sentono dei piccoli Indiana Jones, e che quindi non anelano ad una visita di 4 ore all’interno di un museo di porcellane

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Ci sono posti o soluzioni che secondo te sarebbero preferibili o da evitare?

Tutte le soluzioni sono possibili, anche quelle del campeggio se si sceglie di affittare un bungalow oppure in mobilehome. L’abitazione, come appunto il campeggio, deve offrire l’autonomia, uno spazio per giocare ed un’ampia attività che possa intrigare i piccoli: una mano, in questo senso, vi può essere fornita dell’animazione. La sistemazione in hotel sgrava di non poco i compiti dei genitori, allontanando lo stress della preparazione dei pasti, e potendosi così godere la vacanza in tutto e per tutto. Questa soluzione non deve prescindere dalle esigenze di spazio: assicuratevi che nell’hotel ci sia un giardinetto dove i bambini possano sfogarsi (in questo caso nel momento della prenotazione potete cercare i family hotel). Se la vacanza viene fatta con amici o parenti, io consiglierei una abitazione, affinchè sia possibile stare tutti insieme. Non c’è niente di meglio per un bambino poter giocare in compagnia dei cuginetti (o almeno per me è stato così).

Giusto mantenere anche in vacanza le stesse regole ferree date a casa o è permessa un po’ di flessibilità?

In vacanza è sempre da prevedere un po’ di flessibilità, soprattutto per l’argomento “orari”: il tempo di gioco serale può prolungarsi e di conseguenza la sveglia può essere discretamente posticipata. Ma è necessario non far perdere ai bambini alcune regole che a casa sono fondamentali: il rispetto dell’ambiente, dei luoghi in cui si è ospiti, delle persone che si incontrano e delle esigenze di tutti i membri della famiglia. Bisogna far capire ai bambini che la vacanza è di tutta la famiglia e non del singolo individuo. Anche dal punto di vista del pranzo e della cena se di solito a casa non spulciano in continuazione grissini o altro, anche in vacanza mantenere questa abitudine, piuttosto prevedete degli spuntini sani e rinfrescanti ma che non rovinino i pasti.

Le cose che i bambini non dovrebbero fare in spiaggia….

Può sembrare ovvio ma meglio dirlo: non si devono mai e poi mai allontanare da soli, se sono già grandicelli e vogliono andare a giocare con gli amici, devono assolutamente comunicare gli spostamenti in modo che siano sempre rintracciabili, e comunque sempre a portata di vista. Un consiglio che mi sento di darvi è quello di mettergli al polso un braccialettino con scritto il nome, il cognome e il vostro numero di cellulare, così se si perdono posso contattarvi oppure chiedere aiuto a qualcuno.
Generalmente i bambini in spiaggia sono liberi di giocare come più piace loro, ma bisogna ricordargli che non va disturbata la vacanza altrui, quindi è importante il rispetto degli spazi ed in alcuni momenti anche del silenzio. Per questo vi consiglio di (in caso di spiaggia privata) scegliere gli ombrelloni in ultima fila o vicino ai giardinetti così che il bambino ha più spazio per giocare in libertà.

Ultima domanda, qualche idea per far trascorrere meglio un viaggio lungo ai pupi?

Giochi, giochi e ancora giochi. Non servono necessariamente i giocattoli per intrattenere i bambini, ma è sufficiente un po’ di fantasia. Ad esempio il gioco dell’indovina chi: un bimbo pensa ad un oggetto, ad una persona o ad un animale e gli altri giocatori devono indovinare di cosa si tratta facendo delle domande; il gioco delle macchine: guardare le macchine che passano accanto, alla ricerca di una vettura con qualche particolarità, ad esempio rossa, gialla, blu, ecc…; il gioco del bastimento carico di…A, e via ad elencare tutte le parole che iniziano con quella lettera.
Se siete muniti di tablet e il viaggio è parecchio lungo, la tecnologia può venirvi in aiuto: acquistando il supporto per auto, è possibili intrattenere il piccino facendogli vedere un cartone. Puntualizzo che questa soluzione è efficace, ma poco stimolante e quindi non va usata in prima battuta, ma solo in casi di emergenza-agitazione. Se i bimbi sono già grandicelli si possono anche acquistare giochi da viaggio, come ad esempio la dama, “indovina chi” e molti altri (di solito vengono venduti dei veri e propri kit-da-viaggio: io lo portavo sempre in viaggio).
Personalmente però ho sempre preferito la regina dell’intrattenimento e del divertimento per bimbi: la musica!!! La radio, o meglio ancora i cd (con le loro canzoni preferite), coinvolgeranno i vostri bambini, i quali riempiranno di gioia il viaggio, cantando tutto il tempo!

Detto ciò: mare, montagna, casa o albergo, viaggi lunghi o corti…la vacanza è un momento speciale per riunire la famiglia attorno ad una fantastica avventura all’insegna del divertimento di grandi e piccini!

Grazie a Tata Gaia per i suoi preziosi consigli!

Foto | da Flickr di kiaura

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