Gravidanza
Come curare la cicatrice del taglio cesareo
Come si cura la cicatrice del taglio cesareo? Ecco tutti i consigli per poter “convivere” serenamente con questo segno sulla pelle.
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Non sempre le donne hanno un bel rapporto con la cicatrice del parto cesareo: si tratta di un parto che prevede un intervento chirurgico e non sempre il taglio che viene fatto è piccolino, in quanto a dimensioni. Il taglio lascia una ferita che, una volta cicatrizzata, diventa una cicatrice, con la quale spesso è duro convivere: se da un lato ci ricorda il momento della nascita del nostro pupo, dall’altro è un segno antiestetico duro da digerire per molte mamme.
Ovviamente non possiamo fare nulla: in caso di parto cesareo la ferita c’è e la cicatrice ci sarà. Quello che possiamo fare è accettarla (senza quella ferita, il nostro bambino non sarebbe riuscito a venire al mondo) e curarla al meglio. In ospedale, prima delle dimissioni, verranno tolti i punti e date tutte le indicazioni per disinfettare e curare la ferita, che, appena uscite, sarà ancora molto evidente, ma pian piano diventerà più “discreta”.
La ferita non deve essere bagnata per una settimana e in questi giorni va pulita con una garza sterile imbevuta con un disinfettante diluito nell’acqua. La cicatrice va poi tamponata con un asciugamano morbido e pulito, per poterla asciugare. Non sfregatela mai: la pelle intorno alla ferita è molto sensibile. La ferita va coperta con garza e cerotto, così da proteggerla.
Mai esporla al sole, soprattutto nei primissimi tempi, altrimenti rimarrà scura. Se notate qualcosa di strano, ovviamente, contattate subito il vostro ginecologo o il reparto di ginecologia dell’ospedale dove avete partorito.
Foto | da Flickr di charlieeclark