Gravidanza
Cos’è la placenta e come avviene la sua espulsione durante il parto?
La placenta è un organo temporaneo che si forma durante la gravidanza per nutrire, proteggere e sostenere il feto. Dopo il parto viene naturalmente espulsa dal corpo della donna.
La placenta è l’involucro che protegge il nostro bambino durante i nove mesi di gestazione: è un organo deciduo, temporaneo, che dopo la nascita del piccolo viene espulso dall’utero della donna. Si forma durante la gravidanza per poter nutrire e proteggere il feto, ma anche per permettere al bambino la giusta e corretta crescita.
Una parte di placenta ha origini materne, mentre l’altra ha origini fetali: si forma poco dopo l’insediamento (o impianto o annidamento) dell’embrione nell’utero. E’ il più intimo collegamento tra la mamma e il feto: la placenta continuo a crescere fino a poco prima del parto e può raggiungere anche i 30 centimetri di diametro, i 4 centimetri di spessore e i 600 grammi di peso.
La placenta permette gli scambi tra il sangue fetale e il sangue materno: feto e placenta comunicano con il cordone ombelicale. Le sue fuzioni sono molte: dà ossigeno al feto, allontanando l’anidride carbonica, depura i liquidi corporei del feto, dà nutrienti al piccolo, fornisce gli anticorpi, protegge dal passaggio di sostanze che potrebbero danneggiare il feto, oltre a svolgere una funzione endocrina.
Ma come viene espulsa la placenta? La placenta viene espulsa dopo la nascita del bambino: l’utero continua a contrarsi, permettendo a questo involucro di staccarsi dalle pareti dell’utero e di uscire dalla vagina. La placenta può uscire in maniera naturale, ma alcune volte può capitare che il distaccamento non avvenga tanto rapidamente e facilmente: in questo ultimo caso ginecologo e ostetriche possono dare un mano in questo ultimo piccolo sforzo!
Via | Mypersonaltrainer
Foto | da Flickr di viralbus