Educazione
L’origine della Festa del papà e il significato
Quali sono le origini della Festa del papà? Qual è il suo significato?
Si dice che il mito dei calciatori sia proprio la sostituzione e proiezione della mancanza del punto di riferimento paterno perso nell’adolescenza a causa dei rapporti conflittuali dei figli con i genitori. E poi si sono stipulate tantissime altre teorie di pedagogia negli anni intorno all’evoluzione del ruolo del papà moderno nello sviluppo del bambino e del suo impatto sulla crescita. Una su tutte la verità e un dato di fatto: la figura maschile e paterna, affettuosa e presente, compresiva ma decisa, è importantissima nella vita dei bimbi, sempre di più poi in quella dei ragazzi.
La festa del Papà ricorda puntualmente le origini esemplari della paternità religiosa, prendendo come esempio da seguire nei Paesi Cattolici, San Giuseppe, il padre putativo di Gesù. Infatti non è un caso che il papà si festeggi proprio il 19 marzo, festività che ricorda il Santo in Italia; Giuseppe è una figura biblica di grande responsabilità e fede, che viene presa come stereotipo assoluto di padre amorevole e affettuoso, ma anche autorevole quando serve, e soprattutto dedito all’educazione e alla crescita del figlio.
Anche se leggenda narra che l’origine della Festa del papà, che tanto apprezzano anche i bambini, sia da attribuire ad una signora americana di nome Sonora Smart Dodd che sollecitò l’approvazione canonica nel calendario festivo statunitense di giugno (la festività ufficiale in tutto il mondo è molto recente) il 5 luglio 1908 a Fairmont, paesino della West Virginia, presso la chiesa metodista locale.
Da allora i Paesi che seguono la tradizione d’oltreoceano, festeggiano il Father’s Day la terza domenica di giugno. In molte nazioni di tradizione cattolica come la nostra, la Festa del papà viene invece celebrata proprio il 19 marzo, in concomitanza con tutto il simbolismo e i profondi significati che porta con sè la festività di san Giuseppe.
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