Gravidanza
Per quanto tempo assumere l’acido folico in gravidanza
Acido folico in gravidanza, per quanto tempo bisogna assumerlo?
L’acido folico, o acido pteroil(mono) glutammico o vitamina M o vitamina B9 o folacina, prende il nome dal latino, folium (foglia) ed è una sostanza fondamentale in gravidanza, per permettere il giusto sviluppo del neonato ed evitare una malformazione grave come quella della spina bifida. Ma cos’è la fantomatica spina bifida?
Questa malformazione è una tra le più frequenti del sistema nervoso periferico, un difetto neonatale dovuto alla chiusura incompleta di una o più vertebre che si traduce in una pericolosa malformazione del midollo spinale. L’acido folico è presente in molti cibi, ma è stato ormai provato che il corpo non ne riesce ad immagazzinarne abbastanza solo tramite gli alimenti in gravidanza. Per quanto tempo bisogna quindi assumere l’acido folico in gravidanza?
Se si è in stagione di caccia alla cicogna ovvero se si è deciso di cercare una gravidanza, l’acido folico è bene assumerlo sin da subito, come consigliano gli esperti. Va poi preso per tutto il primo trimestre della gravidanza, assolutamente tutti i giorni.
L’assunzione delle pastiglie deve essere iniziata quindi almeno un mese prima del concepimento, in modo da raccogliere scorte sufficienti, a cui il bebè in utero potrà attingere da subito per assecondare la rapida divisione delle sue cellule.
La futura mamma deve poi continuare ad assumere acido folico per tutto il primo trimestre per assecondare lo sviluppo degli organi del bambino, l’acido folico protegge infatti la formazione dei primissimi organi del neonato in questo delicato periodo. Questa sostanza riduce del 30-40% il rischio che il bambino presenti difetti del tubo neurale, vada incontro a un’anencefalia o manifesti la spina bifida, l’ernia del midollo spinale. L’apporto della vitamina è prezioso anche per prevenire altre malattie genetiche, come le malformazioni cardiache, la labiopalatoschisi, il ridotto o mancato sviluppo di alcuni arti (focomelia) o il ritardo di crescita intrauterina.
Via | Dolce Attesa
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