Cronaca
Bambino di 6 anni ostaggio di un killer, in Usa gli Swat pronti a intervenire
Negli Usa c’è un bambino di appena sei anni che da giorni è nelle mani di un killer: la polizia è pronta ad intervenire per cercare di liberarlo.
Sono ore di angoscia negli Stati Uniti d’America, dove un bambino di appena sei anni è da 48 ore nelle mani di un ex veterano del Vietnam, Jimmy Lee Dykes che manifesta chiari disturbi post-traumatici: da martedì questo piccolo è ostaggio di un folle, che si è rinchiuso con lui nel suo bunker sotterraneo che si trova a Midland City, in Alabama. I tentativi di negoziazione della polizia non hanno avuto esito positivo, tanto che ora sarebbero pronti ad intervenire gli Swat.
Dopo la strage di bambini in una scuola americana, gli States rivivono ore drammatiche e temono per la sorte del bambino che, tra l’altro, soffre della Sindrome di Asperger .
Tutto è iniziato martedì scorso, quando un uomo ha assalito uno scuolabus e rapito un piccolo bambino di sei anni, del quale non è stata resa nota l’identità. Il rapitore ha prima ucciso l’autista del pulmino, il 66enne Chales Albert Poland Jr, che ha tentato fino all’ultimo di evitare il sequestro. L’uomo ha poi portato il bambino nel bunker sotterraneo che si trova sotto la sua abitazione e da allora comunica con la polizia attraverso un tubo di Pvc. Per ora la negoziazione non ha funzionato e pare che gli Swat siano pronti a intervenire per libera il piccolo.
Il piccolo è nelle mani del suo sequestratore (descritto dai vicini come paranoico e violento) da 48 ore: Wally Olson, sceriffo della contea di Dale, sottolinea che secondo le sue informazioni il piccolo sta bene, ha con sè i suoi medicinali oltre ad una scatola di pastelli e un libro da colorare che aveva richiesto. Intanto la comunità di Midland City si è raccolta in preghiera, per ricordare l’autista del bus deceduto e far forza alla famiglia in queste ore di ansia e angoscia.
Foto | Blog
Via | Agi