Gravidanza
Fabbisogno di iodio in gravidanza: quanto è necessario assumerne?
Lo iodio rappresenta un microelemento indispensabile per il mantenimento di un buono stato di salute: ecco a quanti microgrammi ammonta il suo fabbisogno in gravidanza
Tutti sappiamo quanto lo iodio sia fondamentale per il buon funzionamento della tiroide, ghiandola responsabile della regolazione del metabolismo corporeo, dello sviluppo degli organi genitali nonchè della pelle.[related layout=”big” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/180527/iodio-in-gravidanza-fondamentale-per-la-salute-del-bambino”][/related]
Ma durante la gravidanza il fabbisogno di iodio aumenta, ciò al fine di prevenire possibili rischi per la salute del feto quali aborti, parti prematuri, anomalie nella corretta crescita del bambino (come ad esempio alterazioni a carico dell’apparato uditivo) o, ancora, deficit mentale.
[related layout=”right” permalink=”https://bebeblog.lndo.site/post/52851/poco-iodio-in-gravidanza-puo-causare-un-qi-piu-basso-nel-bambino”][/related]Se la quantità di iodio da assumere varia in genere a seconda del sesso e dell’età (per un adulto la dose consigliata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità è pari a 150 microgrammi al giorno), il fabbisogno giornaliero di iodio durante la gravidanza sale a 200-250 microgrammi. Il discorso cambia durante l’allattamento, periodo nel quale è consigliato alzare ulteriormente i microgrammi portandoli a 290.
Laddove lo iodio contenuto negli alimenti non sia sufficiente a ricoprire il fabbisogno, quest’ultimo può essere soddisfatto dagli appositi integratori da assumere in gravidanza che vengono prescritti, a seconda del caso concreto, dal propio medico di fiducia.