Cronaca
I bambini su Facebook nel 99% dei casi creano profili mentendo
I bambini che si iscrivono a Facebook, nel 99 per cento dei casi inseriscono, al momento dell’iscrizione al social network, dei dati completamente fasulli.
I bambini si iscrivono su Facebook mentendo sui loro dati. E succede nel 99 per cento dei casi: praticamente tutti i piccoli con età compresa tra i 9 e i 10 anni, nell’iscrizione al più celebre social network hanno mentito sui dati anagrafici, secondo quanto riportato da uno studio condotto nelle scuole elementari di Avola, realizzato dall’Associazione Meter di don Fortunato Di Noto.
Lo studio è stato condotto sottoponendo dei questionari a più di 700 bambini, studenti al quarto o quinto anno delle scuole elementari della città di Avola e ci dà indicazioni sul rapporto dei bambini con internet. Un rapporto fatto di bugie secondo quanto emerso dai dati che sono poi stati presentati in occasione del convegno conclusivo della “Settimana dei diritti dei bambini”. Uno dtudio ben più approfondito: andiamo ad analizzarlo.
Il questionario sottoposto ai bambini e presentato da Adriana Passarello, psicologa e responsabile del Centro di ascolto e accoglienza di Meter, e da don Fortunato Di Noto, ci svela quali sono i diritti che secondo i bambini non devono mancare mai: in primo luogo la famiglia, il luogo più sicuro dove vivere e dover far crescere i propri sogni, almeno secondo il 50 per cento dei bambini. Secondo il 15% il diritto fondamentale dei piccoli è quello di non essere sfruttato, mentre per l’8% è rappresentato dal diritto al gioco, all’uguaglianza e alle cure. Per il 4% i diritti fondamentali sono quelli dell’istruzione e dell’essere informati, mentre per il 3% è più importante poter esprimere le proprie idee.
Il dato più preoccupante che emerge da questo studio, però, è uno solo: il fatto che così tanti bambini abbiano mentito per iscriversi a Facebook, in particolare su età e identità. E l’associazione lancia l’allarme:
Hanno la libertà, senza alcun controllo genitoriale, se non marginale, di utilizzare Facebook senza conoscere i pericoli ma anche le opportunità. Lo percepiscono più come un gioco che non come un potente mezzo di comunicazione. Continueremo a impegnarci per formare e prevenire i bambini sui loro diritti e sulla grande opportunità di Internet. Inquieta la superficialità con cui liberamente e senza alcun monitoraggio utilizzano la rete. La famiglia è la grande protagonista per i bambini, un segnale che impone non solo la riflessione, ma la richiesta di nuove e più incisive politiche per famiglia e minori.
E visto che secondo i bambini è proprio la famiglia il luogo più sicuro, è qui che devono essere dati gli strumenti giusti per poter usare correttamente internet e le sue potenzialità!
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