Gravidanza
Sintomi e rischi della pressione bassa in gravidanza
La pressione bassa in gravidanza è tipica nei primi mesi e può essere molto invalidante.
Le donne in stato interessante devono fare attenzione alla pressione, perché tende ad abbassarsi notevolmente nei primi due trimestri della gravidanza per poi risalvare nell’ultimo trimestre. Il calo pressorio può dare diversi problemi, soprattutto a chi soffre di questo disturbo già normalmente, causando debolezza, vertigini e capogiri. I sintomi, inoltre, si possono aggravare in caso di anemia.
Per questo motivo si consiglia alle donne gravide un supplemento di sali minerali e di seguire alcuni comportamenti preventivi, come evitare gli sbalzi di temperature e soprattutto l’esposizione a caldo eccessivo. È bene non alzarsi troppo velocemente, perché la forza di gravità tende a richiamare il sangue negli arti inferiori. Il sistema venoso però non riesce ad assolvere immediatamente la necessità.
A causa di questo meccanismo si ha una riduzione del ritorno sanguigno al cuore, che si manifesta con giramenti di testa. Sdraiarsi su un fianco la sera e non di schiena. Per quale motivo? Le donne sviluppano sindrome ipotensiva da posizione supina, caratterizzata da sintomi come tachicardia, ipotensione, ansietà, senso di nausea e capogiri.
Infine, bevete molta acqua. Si sconsigliano le bibite gassate e ovviamente l’alcol, ma c’è necessità di idratare il corpo. Consumate quindi tanta acqua (naturale o gassate), tisane e se lo desiderate anche qualche succo di frutta, come la spremuta d’arancia che contiene zuccheri e vitamine. Inoltre, fate attenzione ai pasti: mangiare troppo non fa bene. È meglio prevedere piccole porzioni e ben equilibrate e un paio di spunti al dì. Evitate il digiuno prolungato.
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