Salute e benessere
Il significato degli eosinofili alti nel bambino e cosa chiedere al pediatra
Cosa vuol dire quando le analisi del sangue del nostro bambino indicano dei valori troppo alti di eosinofili?
Se avete fatto fare delle analisi del sangue al vostro bambino e se nella conta dei globuli bianchi avete trovato un valore degli eosinofili troppo alto, allora dovrete chiedere spiegazioni al vostro pediatra. I leucociti, o globuli bianchi, sono infatti le cellule del sangue deputate alla difesa del nostro organismo, contro patogeni esterni ed interni: intervengono, ad esempio, in caso di infezioni da batteri, in caso di presenza di virus, distruggendoli o attivando gli anticorrpi necessari per permettere al corpo di difendersi dagli attacchi.
Cosa succede se nella conta leucocitaria gli eosinofili sono troppo alti? Andiamo a vedere quali potrebbero essere le diagnosi del vostro pediatra.
Gli eosinofili sono dei globuli bianchi che hanno il compito di difendere il nostro organismo dai parassiti: negli uomini e nelle donne i valori normali sono compresi tra l’1% e il 4%. Se gli eosinofili diminuiscono potrebbe trattarsi semplicemente di una cura troppo lunga a base di preparati con cortisone. Ma cosa è in corso, invece, se il loro valore è più alto del dovuto?
Un aumento di eosinofili nella formula leucocitaria può essere indice di diverse malattie: il nostro bambino, nel caso i valori superassero quelli del limite massimo, potrebbe essere affetto da asma bronchiale, orticaria, febbre da fieno, oppure potrebbe essere allergico ad un farmaco che gli abbiamo dato di recente. E ancora, gli eosinofili alti sono un campanello di allarme per la scarlattina, per la corea, per una polmonite in corso, per delle malattie del sangue, ma possono aumentare anche in caso di artrite reumatoide, avvelenamenti, malattie dello stomaco e dell’intestino.
Se le analisi non dovessero essere nella norma, rivolgetevi subito al vostro pediatra, che indagherà ulteriormente per conoscere la causa scatenante: potrebbe trattarsi semplicemente di qualche allergia, ma meglio indagare più a fondo!
Via | Italiasalute
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