Scuola
Come capire la matematica, il progetto “Il mondo dà i numeri”
Come capire la matematica con il progetto “Il mondo dà i numeri” del Ministero dell’Istruzione.
Come capire la matematica? Spesso per i ragazzi e i bambini non è facile. È una materia tra le più difficili, soprattutto per chi non è assolutamente portato per i numeri. Imparare la matematica giocando o utilizzando le carte da gioco può essere un ottimo inizio. Così come può esserlo un interessante progetto del Ministero dell’Istruzione avviato in questo nuovo anno scolastico.
“Il mondo dà i numeri” è un progetto nato dalla collaborazione tra il Ministero dell’Istruzione e l’azienda Casio nel 2015. Un progetto che da cinque anni porta nelle scuole un pacchetto didattico completo per stimolare la curiosità dei ragazzi verso le materie STEM, fondamentali per le professioni del futuro. Grazie all’uso di strumenti utili per l’apprendimento delle materie scientifiche, come la calcolatrice grafica, si può adottare un nuovo metodo di studio e un diverso approccio a queste materie, basandosi sul lavoro di gruppo, sui laboratori, sull’esperienza e sulla condivisione.
I kit sono composti da 11 calcolatrici grafiche per le superiori e 28 calcolatrice scientifiche per le scuole medie, un software emulatore per riprodurre le funzioni della calcolatrice sul PC, materiali didattici realizzati da altri insegnanti, una guida per i casi investigativi che sono proposti ai ragazzi per sperimentare tecniche di problem solving applicate a casi pratici e nuovi casi creati proprio dalle scuole che hanno già adottato il nuovo approccio di studio.
Finora sono stati raggiunti più di 400 istituti (291 scuole superiori e 120 scuole medie). Nel 2020, in occasione della quinta edizione, il bando pubblicato sul Miur per le scuole secondarie di primo grado e per le scuole secondarie di secondo grado permette di entrare nel progetto ad altre 55 scuole, 40 superiori e 15 medie. Dai dati a disposizione finora è emerso che il 67% dei docenti che hanno partecipato ha riscontrato dei miglioramenti negli alunni e il 90% maggior curiosità, mentre il 71% è felice del cambiamento di approccio alla didattica.