Scuola
Come cambierà la scuola a settembre 2020?
Non siamo ancora nell’era post Covid 19. Il virus circola, ma la scuola deve riaprire mettendo in campo misure straordinarie per garantire l’istruzione.
Tra meno di due mesi, la scuola italiana aprirà finalmente le porte ai suoi studenti. Ci sono ancora tanti dubbi sulla ripartenza, ma alcuni dettagli pare siano stati chiariti. Prima di tutto la data di inizio delle lezioni: il 14 settembre 2020. L’ha confermato la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, il 28 luglio, in un’informativa urgente alla Camera.
La ministra ha confermato che la scuola ripartirà sulla base “delle linee guida che sono state ufficialmente presentate il 26 giugno”. Linee guida che tengono conto delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico ma che, secondo i presidi, lasciano molte decisioni alle singole scuole.
Si sta ancora lavorando sul rendere possibili le misure di sicurezza, considerando come si diffonde il covid 19 ma anche delle esigenze dei ragazzi, in base alla loro età. I presidi dovranno riorganizzare gli orari delle lezioni, gli spazi, le lezioni stesse ma anche il personale. È probabile che le classi vengano “sdoppiate” e che le lezioni si tengano in strutture extrascolastiche, come teatri, cinema, palazzetti e altri edifici. Per i più piccoli si sta facendo in modo che “i bambini frequentino, per il tempo previsto di presenza, con gli stessi educatori, insegnanti e collaboratori di riferimento”, ha detto Azzolina.
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E la distanza? Deve esserci un metro da bocca a bocca, ma non è stata imposta una tipologia di banco. Ciò vuol dire che si sta lavorando per evitare classi affollate e per ridurre il numero di studenti per classe.
In classe, gli alunni non dovranno tenere la mascherina. Anche se su questo punto la decisione finale verrà presa ad agosto, anche in base all’andamento dei contagi. Mascherine obbligatorie, invece, quando ci si alza. Cambierà il momento della ricreazione. In alcune scuole con spazi più ampi gli alunni potranno uscire dalle aule, sempre con le mascherine e a turni. In altre probabilmente saranno costretti a rimanere in classe e a mangiare la merenda seduti al banco.
Cambiamenti anche per la mensa. Qualcuno dovrà consumare il pasto in classe, con monoporzioni, posate monouso e nessuna condivisione di oggetti. In bagno, si potrà andare uno per volta, con la mascherina. Il personale scolastico dovrà pulire quei locali di frequente e, se possibile, lasciare le finestre aperte.
Cambierà la modalità di ingresso con turni differenziati, in modo tale che entrate e uscite siano scaglionate. In alcune strutture si faranno i doppi turni magari divisi tra mattina e pomeriggio, mentre per gli studenti più grandi ci potrebbe essere una didattica mista: in presenza e a distanza