Cronaca
Bonus Baby Sitter 2020, spetta anche ai nonni
Il bonus baby sitter 2020 spetta anche ai nonni, a patto che non siano conviventi con il minore.
I nonni possono essere i beneficiari del Bonus Baby Sitter 2020 previsto dal Decreto Rilancio per aiutare le famiglie italiane durante l’emergenza Coronavirus? Se lo sono chiesti molti genitori, che di solito sono più propensi a lasciare i figli a nonni e nonne piuttosto che a baby sitter o centri estivi dopo la chiusura delle scuole (che da marzo si sono comunque svolte in modalità a distanza).
La circolare numero 73 dell’Inps fa finalmente chiarezza, anche se in modo implicito. Il voucher di 1.200 euro si può utilizzare per prestazioni di assistenza e sorveglianza dei figli sotto i 12 anni nel periodo di chiusura della scuola anche dai famigliari, a patto che non siano coabitanti. In caso di convivenza con il minore, i famigliari non possono svolgere prestazioni di lavoro come baby-sitting remunerate mediante il bonus in argomento. Quindi dovrebbe valere il contrario: il voucher di massimo 1.200 euro da usare tra il 5 marzo e il 31 luglio può essere esteso a tutti i famigliari purché non siano conviventi (non devono cioè vivere insieme al minore). Da usare in alternativa al bonus centri estivi.
Il bonus per servizi di baby sitting si può usare tramite il Libretto Famiglia. I soldi vengono poi accreditati direttamente al beneficiario sul conto corrente bancario o postale, accredito su libretto postale, carta prepagata con Iban o bonifico domiciliato presso Poste Italiane.
Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici alla Cattolica di Milano, è contrario:
Una circolare INPS chiarisce che il bonus babysitter è dovuto anche quando il baby sitting lo fanno i nonni (purché non conviventi). Ma i nonni starebbero con i nipotini comunque, per motivi affettivi. Perché buttar via i soldi così? Ora abbiamo pure il nonno di stato…
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