Scuola
Regalare ai bambini l’ultimo giorno di scuola? Meglio di no!
La viceministra dell’Istruzione Anna Ascani ha proposto di regalare ai bambini l’ultimo giorno di scuola ai bambini e ai ragazzini delle ultime classi dei singoli cicli.
L’infezione da Covid-19 ha creato disagi a tutti e in tutti i settori, dai banchi di scuola alle industrie, dai locali al mondo della musica, passando anche per giornali e siti d’informazione. La viceministra dell’Istruzione Anna Ascani ha proposto di regalare ai bambini e ai ragazzini delle ultime classi dei singoli cicli di potersi vedere a scuola per un’ultima volta. Un’idea bellissima ma che potrebbe rivelarsi molto pericolosa, soprattutto nelle regioni dove il numero dei contagi è ancora alto e preoccupante.
Questo anno scolastico è stato segnato dal Coronavirus, dalla didattica a distanza e dalla mancanza di risorse che si sono palesate dall’oggi al domani e senza scampo. Niente gite scolastiche, niente lezioni in classe e niente ricreazioni in compagnia, ripasso di gruppo e compiti in classe. Purtroppo è andata così ma chiudere le scuole, a inizio emergenza ha salvato la vita a migliaia di persone e questo non lo dobbiamo dimenticare.
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L’ultimo giorno di scuola tutti insieme sarebbe bellissimo per gli studenti, ma i rischi sono ancora troppi e basterebbe un bambino asintomatico per rischiare di creare un nuovo focolaio. È difficile, a scuola, riuscire a garantire le giuste condizioni sul distanziamento sociale perché ci si rivolge a bambini e ragazzini piccoli che fanno fatica a comprendere il rischio di un abbraccio o di una stretta di mano. Facciamo fatica noi adulti, probabilmente per i bimbi sarebbe ancora più triste tornare nei luoghi di sempre, ma in condizioni mai viste prima.
Dato che sarà difficile poter riunire le classi a giugno, si può pensare a qualcosa di alternativo. Ad esempio una pizza tutti insieme in un ristorante che possa predisporre la giusta distanza tra un bambino e l’altro, ovviamente con l’aiuto dei genitori. Oppure organizzare delle colazioni a piccoli gruppi in qualche bar prenotato per l’occasione.
Quest’anno – scolastico e non – è all’insegna del compromesso e non possiamo farci nulla. Speriamo di tenere sotto controllo l’infezione e di poter riaprire le scuole a settembre, con le opportune misure di sicurezza.
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Foto | Pixabay
Via | Vanityfair